Titolo: Antibirth
Anno: 2016
Regia: Danny Perez
Paese: USA
Trama: In una desolata comunità piena di marines drogati e agitata da voci su sequestri di bambini, una stralunata di nome Lou si sveglia dopo una folle notte di festa presentando i sintomi di una strana malattia e ricorrenti visioni. Mentre combatte per mantenere la presa sulla realtà, si diffondono le voci di una cospirazione.
Recensione: Forse non ho capito il senso del film, forse il senso era solo quello di creare un’atmosfera trasandata buttata lì per caso. Comunque sia mi ha deluso, cita abbastanza bene i body horror anni 80, ma questo non basta a creare un film degno di nota.
La protagonista è incinta, senza aver fatto sesso, e si comporta come solo la peggiore delle madri farebbe con alcol, fumo e droga. Il pancione cresce a dismisura, creando scene lente e grottesche che culminano in un finale trash. Personalmente salvo solo appunto il finale, gli ultimi minuti sono eccezionali e in parte rende il film meritevole di essere visto.
La regia è ottima, ogni tanto “impazzisce” durante le visioni della protagonista e in generale la fotografia è molto buona.
Come sempre giudicate voi, io ho visto troppe scene morte per promuoverlo a pieno.
Sinceramente lo trovato un bel film e per nulla noioso. Cmq il significato del film è legato ai soliti complotti in cui c’è un organizzazione para militare dove praticamente per questioni d’affari, vogliono creare una razza o molto probabilmente dei “super soldati” con il quale poter sopraffare possibili alieni, iniettando in donne drogate (essendo l’uniche a poter partorire i possibili ibridi per via del loro grembo ormai tossico) il loro sangue/sperma in modo tale che partoriscono creature ibride come quella che si vede alla fine; almeno questo è il significato che gli attribuisco