Channel Zero – Candle Cove

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Titolo: Channel Zero – Candle Cove

Anno: 2016

Creatore: Nick Antosca

Paese: USA


Trama: Serie horror antologica che parte con la storia di Mike Painter, uno psicologo infantile che da piccolo è stato testimone della sparizione del suo gemello, Eddie, e di altri bambini. Da adulto ritorna nella sua città natale per indagare su quei fatti che potrebbero essere collegati a nuovi crimini.


Episodio 1


Recensione: La prima puntata di una serie TV solitamente cerca di appassionare il più possibile lo spettatore, ma soprattutto cerca di creare curiosità, molte volte lasciando in sospeso degli eventi. Ebbene nella prima puntata di Channel Zero questo non succede, ti spinge a continuare la serie non perché lascia qualcosa in sospeso, ma perché crea una curiosità incredibile. È ispirata a Candle Cove, ma non è ambientata su internet, in un forum, come vuole la storia, è ambientata dopo anni dalla prima apparizione di quel cartone per bambini e il protagonista è uno psicologo infantile che vede del marcio in quel programma, il quale “appare” in tv in coincidenza con sparizioni e omicidi di bambini. Una delle cose che mi ha incuriosito è il non sapere se dietro a quel cartone ci sia una persona malvagia, un essere sovrannaturale o magari entrambi! Di sicuro c’è una strana presenza che non ha nulla di umano e di naturale, anzi, probabilmente è la personificazione dei miei incubi peggiori.


Episodio 2


Recensione : Seconda puntata di Channel Zero. Che dire, la seconda puntata mi è piaciuta anche più della prima. Mi dispiace anche parlarne in modo generico, ma non vorrei spoilerare nulla. Il protagonista sta cadendo sempre di più in una spirale di ricordi dolorosi, potrebbe davvero uscirne pazzo alla fine. La seconda puntata ha chiarito la fine che hanno fatto tutti i bambini scomparsi e soprattutto chi è stato, cosa che ho apprezzato davvero tanto. Ora rimangono davvero poche domande, soprattutto su come “mandino in onda” Candle Cove e soprattutto perché. Un’altra domanda è “da dove cazzo è uscito quel coso pieno di denti???”, ma me la pongo perché mi turba davvero nell’intimo. È ammirevole come sia diventato così chiaro già nella seconda puntata, a conferma di quello che ho scritto l’altra volta, cioè che non vuole accalappiarsi spettatori promettendo una spiegazione futura, ma la fornisce immediatamente. Sto cominciando ad amare questa serie.


Episodio 3


Recensione : È talmente difficile parlare di una serie senza fare spoiler.
Terza puntata di Channel Zero, che dire, i pezzi del puzzle cominciano ad andare al loro posto, finalmente cominciamo a capire come hanno messo fine alla prima serie di omicidi, avvenuti durante l’infanzia del nostro protagonista, per cui lui è stato assolutamente cruciale. L’unico modo per far luce sulla vicenda quindi è studiare gli assassini avvenuti la prima volta, dato che la storia si ripete in modo perfetto. Gli interrogativi che rimangono sono sempre gli stessi, chi manda in onda Candle Cove? È un’entità soprannaturale, è un umano molto sadico? E soprattutto perché viene mandata in onda? Pensandoci bene, una serie di omicidi, le vittime sono perlopiù bambini, questi omicidi tornano in modo ciclico ogni 20-30 anni, che vi viene in mente? Detto così assomiglia molto alla trama di It, (parlo del libro ovviamente) no? Forse Candle Cove è la rappresentazione del male assoluto, ma queste sono tutte speculazioni, sapremo tutto alla fine della serie.


Episodio 4

Recensione : Ho sempre trovato inquietanti i bambini, anche se non vengono posseduti da strani demoni, ma una bambina che si fa a piedi chilometri e chilometri a piedi da sola e si presenta di notte a casa tua… l’avrei abbandonata sull’autostrada. Pensandoci però sarebbe tornata comunque, quindi… A questo punto le cose si fanno davvero strane, i bambini si comportano in modo strano, tanto da far sospettare addirittura la polizia. Devo ammettere che l’interesse che avevo all’inizio è scemato un po’, ma sono una persona talmente curiosa che devo finirlo.


Episodio 5


Recensione: E’ stato veramente molto difficile arrivare a questo punto, ho trovato pesante finire la serie e a questo punto, alla penultima puntata, voglio solo arrivare alla fine. Questa puntata non è delle mie preferite, devo ammetterlo, ho sentito tanto la stanchezza, ma ormai mi sono intestadita, devo assolutamente finirlo. Non ho molto da dire sulla puntata, ma almeno i pezzi piano piano stanno andando al loro posto, finalmente.


Episodio 6


Recensione: Ok è stata una figata. L’ultima puntata mi ha ripagata delle aspettative. Ho trovato davvero inquietante quella dimensione metafisica creata da Eddie, aspettando anni e anni per avere la sua “vendetta”. Ma alla sua morte era ancora un bambino, quindi è rimasto ingenuo ed anche un po’ stupido, facilmente aggirabile, mentre Mike è un adulto, uno psicologo infantile abituato a discutere con ragazzi problematici, quindi era ovvio fin da subito che sarebbe riuscito ad aggirarlo. E poi il gioco che non finisce mai mi ha ricordato la famosissima partita a scacchi con la morte, che in questo caso era un giochetto inventato dai due gemelli. In conclusione, è stato difficile finirla, ci ho messo molto tempo, ma con il senno del poi, avrei dovuto fare una maratona di sei episodi in due giorni, come faccio per tutte le altre serie, me lo sarei goduto molto di più.


 

Pubblicato da Annie

Amante dell'arte, della letteratura e del cinema. Adoro tutti sottogeneri dell'horror, con una spiccata preferenza per i più violenti ed eccessivi, ma difficilmente ne vengo turbata. Sfrutto Jeff quotidianamente per procurarmi la mia dose di horror e lo costringo a vedere cose che darebbero fastidio a qualsiasi essere umano normale. Insofferente a qualsiasi influenza, ho una mia opinione e non ho paura di mostrarla.

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