Diabel – Scheda Film


Titolo: Diabel – Il Diavolo

Anno: 1972

Regia: Andrzej Zulawski

Paese: Polonia


Trama: In seguito alla seconda spartizione della Polonia, l’esercito Prussiano invade il paese. Il giovane nobile Jakub, messo in prigione per cospirazione contro il re, è inaspettatamente liberato da uno Straniero vestito di nero. Arrivato a casa apprende del suicidio del padre, dell’incesto di sua sorella e di sua madre che nel frattempo è diventata una prostituta. Profondamente colpito dal caos e dalla depravazione intorno a lui, Jakub in preda alla follia uccide chiunque si trovi intorno a lui con un rasoio che il misterioso uomo gli aveva dato.



Recensione: Il secondo film di Zulawski che già nella sua prima parte di carriera mostra segnali di quelli che diventeranno i suoi veri e propri marchi di fabbrica. Abbiamo una recitazione teatrale ed esagerata, quasi surreale. Personaggi grotteschi ed una tecnica registica che strizza l’occhio al cinema espressionista tedesco, ma anche un forte tocco sperimentale ed originale.

La pellicola è ambientata durante l’invasione dell’esercito prussiano in Polonia nel 1793.
Il nostro protagonista è Jakub, un prigioniero polacco, di origini nobili, condannato a morte, che verrà salvato da un misterioso e bizzarro personaggi. Dalle intenzioni inizialmente buone, il salvatore lo porterà in un viaggio molto peggiore della morte, quello della completa follia.

Fu censurato dalla Polonia comunista perché, come potrete immaginare, i film con stupri di suore, tanti omicidi e sangue, incesti e chi più ne ha più ne metta non erano visti di buon occhio 45 anni fa. Non che ora la situazione sia tanto cambiata, ma senza il potere di Internet il film finì velocemente nel dimenticatoio, risultando per molto tempo sconosciuto anche nel panorama d’autore/underground.

Il titolo è letteralmente “Diavolo”. Un diavolo senza coda e forcone, ma con un aspetto umano che cerca di aiutarti per poi distruggerti l’anima, ammesso che esista, precisa Zulawsky.
Si descrive lui stesso, alla domanda su chi lui sia, prima con un vago “una sorte di prete” e poi con un “sono come l’aria”. E’ girato quasi interamente con camera a mano, con cambi di inquadratura improvvisi e spesso non gradevolissimi. Le musiche sono indefinite e fastidiose, proprio per sottolineare il fatto che secondo il regista un film non deve essere per forza fatto per lo spettatore. Anzi, deve essere una sorta di sfida arrivare a fine visione. Cosa che non facilita il compito è la durata di 2 ore unita alla qualità delle luci che spesso lascia soltanto intravedere i personaggi.

E’ una tipologia di film che si sa già se può piacere o meno e non lo reputo per tutti, come invece lo è il suo capolavoro indiscusso Possession. Mi è piaciuto molto e consiglio di guardare prima quello citato, per poi poter mettere a confronto la messa in scena della follia e notare come si è evoluta.

Pubblicato da Jeff

Creatore del sito, amante del genere horror da numerosi anni, considero il genere molto più esteso rispetto a fantasmi e budella, come potrete notare nei film che posto. Guardo di tutto ma amo in particolar modo il cinema indipendente ed underground. Ho un feticismo estremo per il trash, soprattutto per quello giapponese.

2 Risposte a “Diabel – Scheda Film”

  1. Bellissimo film,molto inquietante. Il regista Zulawski è un grande è troppo malefico per sfornare queste perle.

  2. Grandissimi come sempre! Riuscireste a recuperare anche il suo esordio “la terza parte della notte” per caso? sarebbe fantastico.

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