Évolution – Scheda Film

Titolo: Évolution

Anno: 2015

Regia: Lucile Hadžihalilović

Paese: Francia

Trama: Nicolas, un bambino di dieci anni, vive con la madre su una piccola isola, in un villaggio abitato esclusivamente da donne e ragazzini. In un ospedale che si affaccia sull’oceano, tutti i ragazzi vengono sottoposti a un trattamento medico misterioso e solo Nicolas trova il coraggio di mettere in discussione ciò che accade intorno a lui. Convinto che la madre gli menta, è determinato a scoprire ciò che ella fa di notte con le altre donne sulla spiaggia. Ciò che apprende sarà l’inizio di un incubo di fronte al quale sarà impotente. Fortunatamente, troverà un’inaspettata alleata in Stella, una giovane infermiera del nosocomio.

Recensione: Nicolas vive in un’isola senza nome, di cui i soli abitanti sono donne adulte e bambini. Vivono in maniera molto spartana, ma non si respira aria di disagio, di povertà, semplicemente sembrano vivere grazie al cibo arrivato dal mare, secondo natura, in case molto semplici fornite di un posto per dormire.

E proprio la natura è tema principale del film, una natura che evolve in una maniera che potrebbe sembrare crudele umanizzandola. La pellicola ci offre un piccolo protagonista, che da subito viene a contatto con la morte, ritrovando un cadavere di un ragazzino coperto da stelle marine. Dall’inizio lo spettatore comincia a farsi una serie di domande a cui non verrà mai risposto veramente, ma ad un certo punto cadranno in secondo piano, perché la vera forza del film è la fotografia, ipnotica grazie alle lunghe scene al mare, con colori così vividi e freddi che ti immergono completamente in quell’apparente pace. Questo film è esattamente come il mare, può sembrare calmo, ma sotto alla superficie ribolle una corrente di segreti che rispondono ad una domanda creandone altre.

Una delle domande più grandi è come fanno a riprodursi le donne dell’isola, visto che ci sono solo ragazzini in fase prepuberale, dubbio che viene in parte chiarito dai disegni del protagonista, che rimandano ad un mondo che non dovrebe avere conosciuto, ad esempio la ruota panoramica; ma questo apre altre domande: i bambini sono stati rapiti? È una specie di isola che non c’è in cui arrivano i bambini abbandonati? E perché queste donne se ne prendono cura?

Domande che verranno dimenticate alla scoperta delle malformazioni sulla schiena della mamma di Nicolas, senza nome come tutte le altre donne, che ricordano moltissimo la superficie delle stelle marine. A questo punto le domande sono davvero inutili, ognuno si darà una sua spiegazione, oppure naufragherà nella bellezza delle immagini.