Titolo: Frankenhooker
Anno: 1990
Regia: Frank Henenlotter
Paese: USA
Trama: Jeffrey è un giovane e bislacco inventore, la sua ragazza viene decapitata dalla falciatrice della madre. Lui allora decide di raccogliere i pezzi rimasti, unirli ad altri prelevati a cadaveri di prostitute uccise con una droga di sua invenzione e innestarli sulla testa della defunta.
Recensione: Se ci conoscete bene avrete capito quanto amiamo del buon trash, cosa molto rara da trovare di recente, ma con Frankenhooker siamo andati sul sicuro, conoscendo i particolari lavori del regista.
Jeffrey è un elettricista e medico autodidatta, che si diletta a giocare con parti del corpo di provenienza ignota e a modificare elettrodomestici. Un giorno una terribile sventura si abbatte sul nostro protagonista: la sua futura sposa viene uccisa da un tosaerba da lui inventato. Cosa farà il nostro Jeffrey? Quello che farebbe ogni uomo innamorato! Conserva le parti integre della sua defunta ragazza e lavora strenuamente ad un modo per riportarla in vita. Per rimpiazzare i pezzi andati persi decide di usare le parti più perfette di una decina di prostitute, facendole letteralmente esplodere in una miriade di plasticosi pezzi.
Non prendiamoci in giro, non stiamo qui a discutere di regia, con una trama così non serve praticamente nessuno sforzo per per buttarci in faccia del sano trash genuinamente divertente, bastano una manciata di manichini e un attore con la faccia abbastanza schizzata. È sicuramente una delle parodie di Frankenstein più originale, solo Henenlotter poteva uscirsene con un cadavere rianimato formato da pezzi di prostitute, che a sua volta va a prostituirsi per strada, oltretutto con grande successo tra gli avventori, sfoggiando degli inusuali capezzoli viola e tutta una serie di tic stranamente divertenti.
No vabbè, la Frankenzoccola passo. 🙂