Titolo: In Her Skin
Anno: 2009
Regia: Simone North
Paese: Australia
Trama: La vera storia di una studentessa australiana, la quindicenne Rachel Barber, che scomparve a Melbourne nel 1999 e fu ritrovata morta, uccisa da Caroline Reid, una sua amica d’infanzia.
Recensione: Leggere la scritta “basato su fatti realmente accaduti” funziona sempre, in un modo o nell’altro, sulla psiche dello spettatore. In questo caso fa ancora più effetto per quanto vengono narrate bene le vicende riguardanti la sparizione e l’omicidio di un’adolescente australiana di 15 anni. In particolar modo vengono analizzati i momenti precedenti, seguenti e paralleli al fatto di cronaca, visti dai punti di vista, scusate il gioco di parole, della vittima e dell’assassina.
Se cercate la trama sul web troverete scritto proprio il minimo indispensabile, perché basta questo per convincervi a tuffarvi in questo dramma. Essendo realmente accaduto però mi prendo la libertà di aggiungere qualcosina, non considerandolo un vero e proprio spoiler. La ragazzina viene uccisa dalla babysitter di famiglia, gelosa della sua perfezione sociale ed estetica. La furia omicida è attentamente calcolata, tanto da far gelare il sangue, ma la sua reazione postuma è ancora più terrificante.
Cercando informazioni sulla vicenda non ho potuto non notare una fortissima somiglianza tra le reali protagoniste della vicenda e le attrici. Cosa voluta sicuramente dalla regista vista l’importanza esteriore che ha reso questa vicenda così discussa.
Non posso fare altro che consigliarvelo.
Molto bello. La somiglianza fra le reali protagoniste della vicenda e le attrici non ha fatto che coinvolgermi ancor di piu’. Ruth Bradley (Caroline) a dir poco pazzesca.
A tratti mi ha ricordato The Neon Demon, film che io pero’ non ho particolarmente apprezzato.