Hereditary – Scheda Film


Titolo: Hereditary

Anno: 2018

Regia: Ari Aster

Paese: USA


Trama: Dopo che la solitaria nonna muore, la famiglia Graham cerca di sfuggire all’oscuro destino che da lei ha ereditato.



Recensione: Hereditary, scusate il gioco di parole, ha potenzialmente una grossa eredità da portare avanti negli anni a venire. Sia piaciuto o meno è innegabilmente un prodotto di qualità migliore rispetto ai tanti horror commerciali usciti negli ultimi anni. La formula è sempre la stessa: spiriti, possessioni e jumpscares, però devo ammettere che sono elementi ben sfruttati all’interno della trama.

Dalla scomparsa della nonna, che si può considerare come la “matriarca”, la famiglia Graham sembra vittima di una maledizione. La giovane Charlie muore in circostanze davvero drammatiche e per colpa del suo fratellone, lasciando le macerie una famiglia distrutta e una madre che non sa più cosa fare a parte riprodurre le scene dell’incidente con i suoi modellini.

La morte di Charlie porta alla scena con gli effetti speciali migliori che abbia mai visto, insieme ad un’estetica e luci assolutamente calzanti e coerenti con il mood nella durata totale del film. La mancanza della bambina si sente in quanto il suo aspetto particolare riesce a creare una sorta di inquietudino allo spettatore, considerando che la cosa fondamentale è l’estetica. Gli uomini della famiglia rimangono un po’ in disparte, sopraffatti dal talento delle loro co-star, ma Peter fa capire verso il finale che il protagonista effettivo è lui, al contrario del padre che sarà sempre e soltanto di sfondo. Parlando della recitazione non si può che fare un encomio all’incredibile interpretazione di Toni Collette, esprimendo al meglio il personaggio della madre devastata, così convincente da far pensare che l’elemento paranormale non esista veramente, ma sia solo il suo dolore a farla discendere ad un baratro di follia. Questa è la stessa identica cosa che ho pensato durante la visione di Babadook, ma la fondamentale differenza tra i film è il finale, un finale che non mi ha convinto per Babadook, al contrario di Hereditary che non è eseguito al meglio, ma è comunque in grado di reggere il livello del resto della pellicola.

In questo film l’apparenza è più importante della sostanza, poiché con una trama che possiamo definire senza cattiveria “banale” è fondamentale avere una tecnica e un’estetica particolare, per non essere catalogato tra “i soliti film paranormale” e paragonato alle carcasse dei vari Paranormal Activity, o addirittura ad una roba tipo 1303.

Pubblicato da Annie

Amante dell'arte, della letteratura e del cinema. Adoro tutti sottogeneri dell'horror, con una spiccata preferenza per i più violenti ed eccessivi, ma difficilmente ne vengo turbata. Sfrutto Jeff quotidianamente per procurarmi la mia dose di horror e lo costringo a vedere cose che darebbero fastidio a qualsiasi essere umano normale. Insofferente a qualsiasi influenza, ho una mia opinione e non ho paura di mostrarla.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.