Josef Mengele – Biografia

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Josef Mengele è stato un militare e medico tedesco laureato in antropologia a Monaco e poi in medicina a Francoforte. È conosciuto come Todesengel (angelo della morte) per i suoi crudeli esperimenti di eugenetica che svolse sui deportati, soprattutto sui bambini. In realtà il suo soprannome aveva anche una connotazione positiva poiché chi era preso come cavia era protetto e accudito dai collaboratori del medico.

Cominciò a prestare servizio ad Auschwitz come medico nel 1943 e vi rimase fino alla fine della guerra. All’inizio Mengele era chiamato der weiße Engel (l’angelo bianco), dato il camice bianco che portava durante le visite e perché “salvava” i bambini che voleva utilizzare per i suoi esperimenti e gli adulti che voleva come collaboratori. Soffriva di un’ossessione maniacale per l’igiene ed era un perfezionista.

Per Mengele Auschwitz fu un’opportunità per svolgere ricerche ed esperimenti illegali e a dir poco crudeli sugli esseri umani senza essere esposto a nessuna conseguenza. I suoi studi nel campo riguardarono essenzialmente due aspetti: il fondamento biologico dell’ambiente sociale, la trasmissione dei caratteri e i tipi razziali e infine persone con elementi di anormalità (difformità, sviluppi morfologici anomali). Utilizzava quelli che lui reputava “forme umane anomale”, cioè gli ebrei, i zingari, i gemelli e i nani. Mengele faceva una selezione abbastanza rozza dei bambini da utilizzare per le sperimentazioni, infatti appena arrivati i treni dei deportati lui stesso sceglieva i bambini al grido di: “Zwillinge heraus!” (fuori i gemelli!) e poi tracciava una linea sul muro all’altezza di 150 cm, i bambini più bassi venivano condotti alla camera a gas, mentre i bambini più alti invece andavano nelle proprie camere e poi venivano selezionati per gli esperimenti.

Lui e i suoi superiori consideravano i deportati come “topi umani”: quale migliore cavia di un topo umano? Utilizzava uomini adulti per capire quanto potesse resistere un uomo nell’acqua fredda, quale fosse l’altezza massima a cui un uomo può sopravvivere , quale intensità del suono può danneggiare l’udito o a quali veleni si può sopravvivere.

Ma i gemelli erano la sua ossessione. Faceva trasfusioni di sangue incrociate, iniettava loro delle sostanze negli occhi per cercare di cambiare il colore dell’iride e addirittura ha unito insieme per la schiena due bambini creando dei gemelli siamesi artificiali.

20080605_1634798946_eksperymenty_2I bambini erano in fin di vita, in condizioni a dir poco pietose, infatti furono riaffidati ai genitori, che erano degli zingari. I genitori soffocarono i bambini per evitargli inutili sofferenze. Diversi bambini erano sottoposti allo stesso tempo a iniezioni di sostanze irritanti, amputazioni e sterilizzazioni. Mengele aveva una corrispondenza molto fitta con il suo maestro Ottman von Verschuer, al quale faceva resoconti completi e addirittura gli spediva organi, pezzi di corpi che gli sarebbero potuti servire per altri studi.

Si hanno testimonianze che descrivono operazioni avvenute senza anestesia sui bambini vivi, ai quali venivano asportati diversi organi o venivano inoculati virus e sostanze nocive. Il suo assistente, prigioniero nel campo di concentramento, il dottor Miklòs Nyiszly, testimoniò al processo di Norimberga a proposito degli esperimenti di Mengele:
“Questi esperimenti in vivo, ossia fatti su persone vive – spacciati per esami medici – sono ben lungi dall’esaurire il problema dei gemelli dal punto di vista scientifico. Sono relativi e dicono poco. Segue dunque la tappa successiva degli esami – l’analisi sulla scorta di dissezioni: il confronto degli organi normali con quelli patologici o malati. A tale scopo sono necessari cadaveri e siccome la dissezione e l’analisi dei singoli organi deve avvenire contemporaneamente, contemporanea deve essere anche la morte dei gemelli, vale a dire che muoiono simultaneamente nel blocco per esperimenti del KL Auschwitz. […] Il dottor Mengele li uccide. […]”

Un medico, anche in periodo di guerra, non può calpestare la dignità e la persona umana, più di qualsiasi altro uomo la sua professione, che è quella di alleviare le sofferenze, è una missione scelta fin dal primo giorno di studi ma la crudeltà e la fermezza dell’uomo piacevano ai superiori ed agli uomini di partito, la “soluzione finale” dello sterminio ebraico aveva bisogno di gente come lui.
Due volte la settimana si svolgevano gli esperimenti militari, alcuni svolti con bambini ma la maggioranza con adulti prigionieri del campo.

“L’aiutante di Mengele raccolse 14 coppie di gemelli rom in una notte. Mengele li mise tutti sui tavoli da dissezione di marmo lucidissimo e li fece addormentare. Iniettò cloroformio nel cuore e li uccise istantaneamente. Quindi iniziò la dissezione annotando meticolosamente ogni pezzo del corpo dei gemelli”.

Tra le sue vittime è molto nota la storia della famiglia Ovitz, un gruppo di fratelli affetti da nanismo congenito che furono prima vittime di esperimenti, poi diventarono delle “mascotte” del gruppo che si occupava dei laboratori della morte: spettacoli, esibizioni, balletti, questo salvò loro la vita ma non evitò alle donne la sterilità ed agli uomini enormi sofferenze. Essi stessi raccontano gli esperimenti subiti: estrazione di denti, di midollo osseo, tentativi di sterilizzazione, asportazione di tessuti per comprendere meglio i fenomeni dell’ereditarietà, tutto si svolgeva quasi sempre senza anestesia.

BfZhOgoCEAEzb_-Alcuni componenti della famiglia Ovitz, raccontarono della loro tragica “fortuna”, visto che altri gruppi di “cavie” non avevano sorpassato la prima settimana di permanenza al campo di Auschwitz, alcuni di essi, dopo essere stati vivisezionati, erano bolliti per estrarne le ossa da potere inviare ai musei di anatomia berlinesi.

Sopravvisse alla caduta del regime nazista e, sfuggito al processo di Norimberga, dopo un periodo di vita in incognito in Germania, si rifugiò in Sud America, spostandosi successivamente in diversi paesi tra cui Paraguay e Brasile.

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Il falso documento di identità che gli permise di emigrare gli fu rilasciato da Termeno (Tramin in Alto Adige), comune noto per avere rilasciato diversi falsi documenti di identità a vari criminali nazisti (tra i quali Adolf Eichmann). Nonostante fosse ricercato come criminale di guerra nazista, sfuggì alla cattura per il resto della sua vita.

Riguardo alla sua morte, molte persone nel corso degli anni hanno dichiarato di averlo ucciso, ma in realtà è deceduto per cause naturali.

Pubblicato da Annie

Amante dell'arte, della letteratura e del cinema. Adoro tutti sottogeneri dell'horror, con una spiccata preferenza per i più violenti ed eccessivi, ma difficilmente ne vengo turbata. Sfrutto Jeff quotidianamente per procurarmi la mia dose di horror e lo costringo a vedere cose che darebbero fastidio a qualsiasi essere umano normale. Insofferente a qualsiasi influenza, ho una mia opinione e non ho paura di mostrarla.

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