Titolo: Mécanix
Anno: 2003
Regia: Rémy M. Larochelle
Paese: Canada
Trama: In un mondo comandato da strane creature, pochi umani sono ancora in vita, ma ridotti in schiavitù. L’unica cosa temuta dalle “macchine” è l’embrione, l’origine di ogni cosa e l’unica cosa che può salvare gli esseri umani.
Recensione: Chiunque saprà ormai che noi di Horror Pills siamo innamorati della tecnica stop motion ed abbiamo trovato il nostro messia in Svankmajer, non potevamo farci scappare un’opera del genere.
Questa è una distopia, un periodo non definito in cui le macchine prendono il sopravvento sugli esseri umani. Macchine per modo di dire, sono esseri raccapriccianti e deformi, composti in parte da ferri arrugginiti ed animati diventano veramente disgustosi. Vi consiglio di godervelo con una completa immersione al buio, cuffie e in pochissimo tempo perderete davvero il senso del tempo e dello spazio, vi sembrerà di essere completamente circondati da quelle creature. Mi vengono i brividi se penso a vederlo al cinema, in una sala vuota, incubi gratis proprio.
Ogni cosa in questo film è rozza, iniziando dalla recitazione degli “umani”, scattosa per imitare l’animazione, ma in qualche modo la cosa va a suo vantaggio, creando un’atmosfera incredibilmente marcia, tossica. C’è poco da analizzare in questo film, il suo punto forte è la sua estetica, di cui mi sono completamente innamorata dalle prime scene e no, le foto non possono rendere assolutamente. Questi sono i film che vedrei benissimo ad essere proiettati nei musei di arte contemporanea.