Morituris – Scheda Film


Titolo: Morituris

Anno: 2011

Regia: Raffaele Picchio

Paese: Italia


Trama: Tre ragazzi convincono due ragazze dell’est Europa a seguirli in una zona vicino Roma per partecipare a un rave party. Appena arrivati, i cinque non trovano alcun party, pensano di essere giunti troppo presto, allora accendono un falò e fanno baldoria. Ma qualcuno li osserva, pronto a scatenare tutta la sua violenza.



Recensione: Parto subito dicendo che questo film l’ho visto nel modo più scettico possibile, la critica lo ha massacrato e sono stato deluso fin troppe volte dal cinema underground italiano, dunque ho aspettato a lungo prima di dargli una possibilità. Ebbene sì, questo film l’ho adorato dall’inizio alla fine, ha stupito ogni mia più rosea aspettativa ed è molto probabilmente uno degli horror italiani più belli che abbia mai visto, sicuramente nell’ambito “estremo” del genere ha ben pochi rivali.

L’opera prima di Raffaele Picchio ci mostra una pellicola divisa in tre parti.
Nella prima parte vi è la caratterizzazione dei personaggi, i classici romani che vogliono solo sballarsi e scopare, battute idiote da dementi che il sorriso riescono a strappartelo in questo contesto. Quando sai che stai guardando un film estremo e non una normale commedia… cambia tutto il modo di percepire certe battute, ad esempio il fatto che sembrino tutti dei cani a recitare, invece era un fatto voluto, ma capirete dopo averlo visto di che parlo.

La seconda parte è dove il film degenera e secondo me va a toccare le vette più malate del cinema estremo mondiale, anche i più abituati ad un certo tipo di cinema rimarranno scossi da certe sequenze. Donne stuprate nei boschi: semplice ed efficace, trasforma il film da commedia nera a disturbing drama in un attimo.
Recitazione ottima e un bosco terrificante che fa da cornice. Un bosco da molti criticato per le luci nel film, ma durante la visione rimanevo perplesso a pensare di che acidi si erano fatti. Non ci sono mai scene completamente buie, al massimo lo è lo sfondo e alcuni momenti più scuri nel finale, ma considerando il budget a disposizione e l’effetto che ne è venuto fuori… non dico che mi abbia ricordato The Witch, ma poco ci mancava.

Nella terza ed ultima parte la pellicola cambia nuovamente genere, spostandosi da una violenza fisica e psicologica ad un film exploitation splatteroso.
Gli effetti speciali non sono il massimo, forse i gladiatori potevano essere risparmiati puntando su qualcosa di più realistico, ma non siamo di certo ai livelli di un Violent Shit.
Non si cade mai nel trash, in alcuni momenti la linea di confine è sottile, ma mai varcata, nemmeno con teste staccate a mani nude e crocifissioni.

Per un film underground i dettagli che colpiscono sono molti e davvero curati, ad esempio le interruzioni di un misterioso personaggio folle, di cui non sappiamo nulla, ma che incuriosisce e lascia con l’amaro in bocca la sua presenza solo di contorno nel film.
Oppure le musiche che passano dal grindcore alla musica classica… insomma, una sorpresa sotto questo punto di vista.
Non una sorpresa invece i mille misteri lasciati irrisolti dalla sceneggiatura, ad esempio da dove vengono i gladiatori, perché uccidono, chi era quel personaggio amico dei protagonisti e perché fa quello che fa…

Nonostante i numerosi difetti (perdonabili) è un film che sveglia l’intero panorama italiano. Un film senza pretese e da guardare senza pretese che è riuscito a farsi bannare in Italia e che è riuscito ad avere un’ampia distribuzione internazionale.
Raffaele, se stai leggendo questa recensione, sappi che hai creato qualcosa di vitale importanza per l’Italia, complimenti.
E un fanculo alla censura italiana, ma ci pensa lui stesso qui sotto a parlarvene, nell’intervista con Andrea di Shivaproduzioni. Da non perdere.


Recensione approfondita di ShivaProduzioni:

Pubblicato da Jeff

Creatore del sito, amante del genere horror da numerosi anni, considero il genere molto più esteso rispetto a fantasmi e budella, come potrete notare nei film che posto. Guardo di tutto ma amo in particolar modo il cinema indipendente ed underground. Ho un feticismo estremo per il trash, soprattutto per quello giapponese.

7 Risposte a “Morituris – Scheda Film”

  1. Ho visto quest film e che dire…. la vera violenza è quella reale, terrificante a guardarsi e quindi stra consigliato

  2. Un gioiello creato con un budget irrisorio. Anche io ero scettico prima della visione, mi aspettavo ben altro invece mi è piaciuto tantissimo, davvero massima stima a questi ragazzi, avete creato un film straordinario, complimenti|

  3. E’ un film estremo , recensito perfettamente da questo sito.
    Davvero disturbante nelle scene della violenza sessuale tanto da riportarmi alla mente ” la notte delle matite spezzate ” o ” il branco “. Credo che sia un film da vedere necessariamente con l’intervista al regista fatta dall’ottima Shivaproduzioni.
    Che dire ? nel suo genere un piccolo gioiello.
    Ma davvero penso sia necessario capire la genesi di questo film , e cosa per il regista rappresenti.
    Una visione , quindi critica e non superficiale.
    Grazie al sito , di averlo proposto e ben raccontato.

  4. Un film che durante la visione si evolve…all’inizio parte come un film di serie Z buono soltanto come filmetto amatoriale fatto da un branco di ragazzetti su youtube e neanche,però poi appena si passa alla parte più seria, ovvero nel momento dello stupro in poi, tutto si evolve…la recitazione che da fatta come cani diventa effettivamente di qualità, così come anche l’atmosfera, le espressioni dei protagonisti ecc…niente male davvero i gladiatori che li hanno fatti parecchio cazzuti, anche se la loro lentezza li rendeva piuttosto deludenti. In questo film l’uniche vere vittime sono soltanto le donne, gli altri se la sono cercata. Cmq bel film anche questo

  5. I complimenti a Picchio per aver osato, per aver cercato di girare un horror estremo in Italia, e per tutto lo sforzo produttivo vanno fatti. L’idea di base non è per niente male ma la recitazione di Malcom in particolare manda tutto (o molto) in vacca. Gli altri attori sconosciuti, chi più, chi meno, se la cavano, ma il suo che è il burattinaio, forse il più importante, con quella recitazione cagnesca manda a 0 il fattore realismo, che per un film del genere è tutto, peccato davvero…

  6. Mah, considerato quello che passa per il convento oggi in Italia perlomeno è un film coraggioso, ma la sceneggiatura e la recitazione sono pietose, tanto da scivolare spesso nella comicità involontaria.

  7. Non che sia un granché di film..ma la seconda parte..specie quando i due si appartano è fenomenale.
    Colonna sonora spettacolare..”Roma divina urbs” degli Aborym..una delle canzoni che più amo.
    Do un 6 al film e penso che come primo lavoro va bene

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