Suicide Room – Scheda Film

Titolo: Suicide Room – Sala Samobòjcòw

Anno: 2011

Regia: Jan Komasa

Paese: Polonia

Trama: Dominik è figlio di un matrimonio basato sull’ambizione e sulla ricerca del successo, quello tra l’imprenditore Andrzej e Beata. Mancano solo cento giorni prima che Dominik consegua il diploma e lasci la più rinomata scuola locale, ma una serie di esperienze umilianti con un altro studente sconvolge la sua vita. Quando poi Dominik legge i commenti su di lui che i compagni di classe hanno postato su un social network, perde autostima, motivazioni e concentrazione. Non sopporta l’idea di tornare in classe, e si rifugia nel mondo virtuale di internet. In rete, nascosto dietro uno pseudonimo, fa la conoscenza di Sylwia, che gli confida di volersi togliere la vita e lo presenta agli amici della “suicide room”, una chat per persone che hanno la sua stessa tendenza autodistruttiva. Dominik si fa trascinare da Sylwia in un gioco che si rivelerà molto pericoloso.

Recensione: Suicide Room è straziante, ogni scena esprime disagio, sociale e psicologico. La lentezza del film non muta mai in noia, ma solo in dolore e disagio.
Tecnicamente avrei tante cose da dire, purtroppo lì per lì mi hanno fatto storcere il naso le scene della “realtà virtuale”, ad esempio alcuni movimenti degli avatar, troppo umani, ma pensandoci bene aiutano a far capire a quale grado di dipendenza diventa per loro la suicide room, l’unico luogo in cui possono essere loro stessi.
Una cosa che non ho capito è la vicenda di uno dei personaggi, il più vicino a Sylwia nel gioco, perché creare un conflitto virtuale se non diventa un problema nella vita reale dei protagonisti? È stato piuttosto inutile.
Non mi aspettavo molto da questo film, è stata una piacevole sorpresa.