Titolo: The Girl with All the Gifts – La Ragazza che Sapeva Troppo
Anno: 2016
Regia: Colm McCarthy
Paese: Gran Bretagna, USA
Trama: In una base militare altamente protetta, un piccolo gruppo di bambini fa da cavia agli studi per scoprire come debellare un virus che ha devastato il mondo.
Recensione: Una boccata d’aria fresca in un genere ormai saturo, The Girl With All the Gifts è questo, un punto di vista innovativo su un tema usato ed abusato come gli zombie, senza stravolgere del tutto la loro concezione classica.
Ci troviamo in universo post apocalittico, ovviamente, dove insieme a zombie e umani esiste una loro fusione, ovvero la seconda generazione di infetti, bambini nati da madri zombie. La protagonista è una di loro, viene infatti studiata in un centro di ricerca militare insieme ad altri bambini come lei, ma tra cui spicca per la sua enorme intelligenza.
I personaggi sono caratterizzati in maniera molto più realistica degli altri del genere in cui di solito abbiamo un villain egoista che pensa solo a se stesso, un buono super eroico… Qui abbiamo umani veri con un range di emozioni uniche, che sbagliano, che cercano di sopravvivere, che hanno ancora speranza di poter creare un vaccino per i sopravvissuti. La scienziata cattiva in questo film non è affatto cattiva, è egoista, è impaurita, ma non vuole fare del mare a Melanie per odio, solamente per cercare una difesa a questa epidemia, a questo fungo terribile che ha preso il sopravvento sul genere umano. Seguendo lo stesso ragionamento Melanie non è una protagonista eroica, è solo una bambina per quanto intelligente e letale essa sia, sbaglia come tutti gli altri, con l’unica differenza che lei è decisamente più protetta dagli zombie veri, in quanto una di loro.
Sarebbe pleonastico discutere delle tecniche registiche dell’uomo che ha diretto dr. Who e Black Museum (metti link di collegamento alla rece), il suo curriculum parla da se. Se già questo non vi convince a vederlo non so cosa lo farà.