The Look of Silence – Scheda Film

Titolo: The Look of Silence

Anno: 2014

Regia: Joshua Oppenheimer

Paese: Danimarca, Indonesia

Trama: Indonesia: tra il 1965 e il 1966 il generale Suharto prende il potere e dà il via a una delle più sanguinose epurazioni della Storia. Con la complicità e il supporto dell’esercito indonesiano, gruppi para-militari massacrano oltre un milione di persone, tra comunisti, minoranze etniche e oppositori politici. Nato nel 1968, Adi non ha mai conosciuto suo fratello, mutilato e ucciso barbaramente da alcuni membri del Komando Aksi. Arriverà però a incontrare e confrontarsi con i responsabili di quell’atroce delitto.

Recensione: Il colpo di stato per mano dell’esercito indonesiano ha mietuto moltissime vittime, tra le 500 mila e un milione, un vero e proprio genocidio, ma è rimasto quasi invisibile agli occhi del mondo. Questo documentario ce ne parla senza risparmiarci i macabri dettagli, dove un familiare delle vittime intervista gli autori della strage.

Il regista aveva già rotto il silenzio su questo delicatissimo argomento, ma grazie al suo pluripremiato documentario ci ha sbattuto la crudeltà di quegli anni sullo schermo grazie alla testimonianza dei protagonisti. Solitamente nei documentari abbiamo le parole dei sopravvissuti, ma qui c’è un giovane, i cui parenti sono stati toccati dal colpo di stato, che incalza con domande scomode i soldati e gli ufficiali che si sono macchiati del sangue di migliaia di innocenti.

Sono sconvolgenti le risposte dei soldati semplici, ormai anziani. Alcuni ricordano con piacere quei momenti, spiegando nel dettaglio i metodi che usavano per uccidere i “comunisti”, altri si giustificano usando la loro religione, l’islam, dicendo che bisogna combattere gli infedeli. Gli ufficiali se ne lavano completamente le mani, sono stati i mandanti, non sono mai stati in prima linea, vivono in belle case in maniera agiata come premio del loro lavoro.

Un lavoro rischioso, ma doveroso, per far luce su una vicenda insabbiata sia dagli abitanti di quelle terre, sia, ovviamente, dal resto del mondo. Il cinema come mezzo di cronaca, dove la realtà nuda e cruda non viene risparmiata. Un film che dovrebbe essere visto da chiunque.