Titolo: The Red Shoes – Bunhongsin
Anno: 2005
Regia: Yong-gyun Kim
Paese: Corea del Sud
Trama: Nella metropolitana di Seul Sun-jae trova a terra delle scarpette rosse incustodite e decide di prenderle. Solo che chi le indossa va incontro a un’orribile morte.
Recensione: C’è qualcosa di sbagliato nel nome e nel poster, ma cosa… ?
Ah, certo! Le scarpe non sono rosse! No, non è una cosa fondamentale, però le scarpe sono fucsia geranio palesemente. Forse i colori sono stati modificati per fare in modo che spiccassero tra i colori scuri e opprimenti del film, ma non sono rosse.
Il film è una moderna rappresentazione di una fiaba di Anderson, appunto, Scarpette Rosse, che vi invito a leggere se non la conoscete. Diversamente dalla fiaba vi è una componente divina, infatti la protagonista viene punita per la sua vanità e la sua avidità, mentre nel film le scarpe sono possedute da una specie di spirito, che vuole vendicarsi contro chiunque rubi le scarpette. Devo ammettere che pur essendoci molti clichè tipici del cinema orientale mi è piaciuto, anche se il “plot twist” finale è abbastanza prevedibile e per niente originale. Le scarpette fucsia hanno lo strano potere di attirare tutte le donne, a rubarle una dalle mani dell’altra, a lottare con le unghie e con i denti (sembra di descrivere il black friday).
È particolare anche il rapporto tra la protagonista e sua figlia, sempre conflittuale, prima per gelosia e per attirare le attenzioni dell’uomo di casa, poi per le dannate scarpette.
In conclusione non è un brutto film, seppur pieno di cliché (ad esempio lo spirito molto simile ai demoni di ju on e the ring), ma niente di insostenibile, anzi, il film rimane piacevole e scorrevole. Consigliato.
vi è una componente divina, infatti la protagonista viene punita per la sua vanità e la sua avidità … “componente divina” 😀
“Ah, certo! Le scarpe non sono rosse! No, non è una cosa fondamentale, però le scarpe sono fucsia geranio palesemente. Forse i colori sono stati modificati per fare in modo che spiccassero tra i colori scuri e opprimenti del film, ma non sono rosse. ” Non ce n’eravamo accorte
“una specie di spirito” (!!!!! )
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