Tokyo Vampire Hotel – Scheda “Film”


Titolo: Tokyo Vampire Hotel

Anno: 2017

Regia: Sion Sono

Paese: Giappone


Trama: Manami si prepara a festeggiare il suo compleanno con alcuni amici ma finisce con l’essere salvata da un massacro. I suoi problemi però sono solo all’inizio: due vampiri – K del clan Dracula e Yamada del clan Corvin – sono sulle sue tracce. Yamada finisce poi per bloccarla in un albergo in cui gli esseri umani sono condannati a offrire il loro sangue eternamente.



Recensione: Abbiamo aspettato un anno per poter visionare questa serie, ora possiamo affermare che Sion Sono è tornato ed è in gran forma, ma prima piccola premessa prima di iniziare a parlarvene. Perché recensiamo una serie scrivendo “Scheda Film”? Perché non abbiamo recensito episodio per episodio? Perché *inserire lamentela random*?
Vi do ben tre motivi. Per prima cosa qualsiasi cosa faccia Sion Sono, pure una pubblicità della Tim, sarebbe qualcosa di cui non possiamo non parlare. Il secondo motivo è che tutto sembra tranne che una serie tv. Certo, abbiamo la sigla, abbiamo il recap di ogni episodio precedente, ma è una questione puramente logistica, sarebbe potuto diventare benissimo un lungometraggio di 4 ore sulla scia di Love Exposure, ma gli stupidi produttori hanno preferito evitare.
Terzo… fondamentalmente possiamo fare quello che vogliamo, il sito è nostro. Ora possiamo concentrarci su questo capolavoro.

Ci troviamo in un mondo dove è arrivata la fine del mondo, almeno apparentemente. Per sopravvivere gli unici umani rimasti in vita devono stare in un albergo presidiato da vampiri ed essere sfruttati per il proprio sangue, una sorta di allevamento quindi. Le ribellioni non tarderanno ad arrivare all’interno di questa convivenza forzata e la guerra con un’altra fazione più “pura” di vampiri porterà il caos più totale all’interno della serie.

Avevo il timore che accadesse qualcosa di simile a “Shinjuku Swan”, dove i produttori hanno sminuito il regista fino a metterlo in secondo piano e abbiamo compreso che questo è l’unico modo per fargli dirigere qualcosa di mediocre. Qui invece abbiamo il suo cinema in tutta la sua esagerazione, in tutti i suoi dettagli unici, insomma, in pieno stile firmato Sion Sono. Sin dal primo episodio, anzi, dalle prime scene si capisce con cosa abbiamo a che fare. Scene d’azione folli, sangue ovunque come suo solito, dialoghi sperimentali, atmosfera unica. Diciamo che se avete amato “Why Don’t You Play in Hell” e “Tag” c’è subito pane per i vostri denti.

Purtroppo gli episodi hanno degli alti e bassi, infatti nella seconda metà della serie il ritmo comincia a calare, la violenza diventa ripetitiva e la morte del mio personaggio preferito ( niente spoiler, ve ne accorgerete guardandola) fa crollare tremendamente il livello complessivo dell’opera. Come se non bastasse molte scene sono state tagliate o modificate, dunque anche la comprensione ne risulta irrimediabilmente compromessa. E’ il problema minore dato che a metà serie, dopo decine di scene grottesche che strizzano l’occhio al più drogato dei Takashi Miike. Sion Sono decide infatti che nulla ha più senso nella sua realtà e diventa quasi una parodia dato che le comparse muoiono più volte e c’è letteralmente una strage infinita che sarà un orgasmo visivo, ma del senso complessivo dell’opera resta ben poco. Dunque è pur sempre sopra la media di qualsiasi prodotto creato appositamente per lo streaming digitale, in particolare da Amazon, ma l’anticlimax che si viene a creare fa senza dubbio storcere il naso.

In conclusione qui possiamo assistere ad un pacchetto completo della sua arte, caotica, sconclusionata, ma pur sempre sua. Se con Antiporno abbiamo visto pura arte rivoluzionale del cinema, qui torna sui suoi passi regalandoci ore di violenza mista a weird che la maggior parte di voi non potrà che adorare.

Pubblicato da Jeff

Creatore del sito, amante del genere horror da numerosi anni, considero il genere molto più esteso rispetto a fantasmi e budella, come potrete notare nei film che posto. Guardo di tutto ma amo in particolar modo il cinema indipendente ed underground. Ho un feticismo estremo per il trash, soprattutto per quello giapponese.

2 Risposte a “Tokyo Vampire Hotel – Scheda “Film””

  1. Anche se voi per questioni non potete più mettere i film, potreste magari mettere un collegamento dove poterlo andare a scaricare o vedere altrove?

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