Titolo: Us – Noi
Anno: 2019
Regia: Jordan Peele
Paese: USA
Trama: Adelaide Wilson torna nella sua casa d’infanzia sulla spiaggia con il marito Gabe e i loro due figli per un’idilliaca vacanza estiva. Perseguitata da un trauma inspiegabile e irrisolto del suo passato e tormentata da una serie di inquietanti coincidenze, Adelaide cade in uno stato di paranoia sempre più crescente mentre prende consapevolezza che qualcosa di brutto possa accadere alla sua famiglia.
Recensione: Stati Uniti 1986, una bambina di nome Adelaide si perde nel labirinto di specchi di un parco divertimenti. Proprio in quel momento lo specchio smette di riflettere la sua immagine e incontra un suo preciso ed identico clone che cerca di ucciderla per poi riuscire a sostituirsi a lei. Il clone riesce ad impadronirsi della sua intera esistenza, dopo non pochi sforzi nell’imparare il suo linguaggio e a comportarsi nella società. I genitori non sospettano di nulla, attribuiscono il mutismo al trauma dell’essersi persa quella notte e lo scambio si persona passa inosservato.
Ci spostiamo nel presente, dopo circa 30 anni Adelaide ha completamente lasciato alle spalle quell’evento e si è costruita una famiglia. Tutto cambia quando il marito la convince ad andare in vacanza vicino al luogo dell’evento che segnò la sua esistenza per sempre, ritrovandosi a fare i conti con il passato che letteralmente arriva a bussarle alla porta di casa in cerca di vendetta.
La sua famiglia composta da Adelaide, il marito, un bambino piccola ed una figlia maggiore si scontra contro i loro rispettivi cloni in una home invasion surreale.
I doppelgängers malvagi sono ovunque, una rivolta capitanata proprio dalla povera Adelaide, unica ad avere un vago ricordo di come sia la vita dall’altra parte, e costretta ad una vita deprimente nel sottosuolo, quasi una sorta di manicomio. Armati di forbici e tuta rossa cercano la loro vendetta e la ricerca di una felicità che gli era negata, ombre destinate a non assaporare cibo, luce ed emozioni positive, come cerca di spiegare la vera Adelaide, ovvero Red, con quel poco linguaggio umano che ricorda. Il picco della recitazione la troviamo in lei, doppio ruolo che dimostra tutta la bravura Lupita Nyong’o che mi ha messo i brividi in più di una circostanza.
Ancora una volta, dopo Get Out, ritroviamo l’horror miscelato con tematiche sociali attuali da parte del regista Jordan Peele: rivolta sociale che mostra l’importanza dell’integrazione, l’ingiustizia sociale e l’ipocrisia del capitalismo americano. Ci sono leggeri buchi narrativi che dimostrano come il film non vada preso troppo seriamente, il significato che c’è dietro la sceneggiatura è relativamente importante, la pellicola funziona anche come un “semplice” film alla “The Purge”. Il genere sta ricevendo una ventata d’aria fresca anche nelle sale grazie a registi come Jordan Peele, Ari Aster e Robert Eggers, non possiamo fare altro che aspettare con ansia questa rivoluzione e liberarci finalmente di remake/sequel/reboot/prequel e chi più ne ha più ne metta.
