Tenemos la Carne – Scheda Film


Titolo: Tenemos la Carne – We Are the Flesh

Anno: 2016

Regia: Emiliano Rocha Minter

Paese: Messico


Trama: In seguito a una forma non specificata di apocalisse avvenuta in Messico, Mariano si è ritirato a vivere in una casa e desidera trasformarne le camere in una sorta di grotta simile a un grembo materno. Passa le sue giornate a distillare e consumare alcol fino a quando un giorno il fratello Lucio e la sorella Fauna scoprono il suo nascondiglio segreto. In cambio di cibo e riparo, i due si offrono di aiutarlo nella realizzazione del suo progetto iniziando a condividere i suoi strani rituali.



Recensione: A volte filosofia e cinema estremo si prendono per mano e ci accompagnano in un mondo fatto di perversioni dove la morale e il buon senso vengono messe da parte per raggiungere il più grande piacere carnale ed estetico.

Fratello e sorella si rifugiano nella dimora di un uomo, all’apparenza completamente matto, che li renderà veri e propri schiavi in cambio della sua protezione da qualsiasi brutta sorte li avrebbe attesi nel mondo esterno. Questa è la trama, che essendo così poco dettagliata ed intrigante avrà convinto tanta gente a vederlo e rimanerne puntualmente delusa, non aspettandosi un film così onirico e particolare, massacrandolo nelle recensioni sul web. Ora cercherò di fare la mia analisi spiegando le ragioni per cui l’ho adorato, è consigliabile aver già visto la pellicola, non per gli spoiler, che sarebbero la cosa minore, ma per il fatto che è un film di cui sarebbe meglio non sapere neanche l’accenno di trama. Fidatevi.

L’intero film è ambientato all’interno di una specie di grotta, la quale sembra che rappresenti la mente dell’uomo e il suo istinto primordiale, oltre che a un grembo materno. A favore della mia tesi c’è un finale criptico, che vede l’uscita di scena di un personaggio, completamente a caso, nel mondo esterno, come se nulla di reale fosse successo. Simboleggia a mio parere che la follia è in noi, ma soprattutto in mezzo a noi.
Altro fattore potentissimo del film sono i dialoghi, quei cazzo di dialoghi geniali, ambigui, fuori da ogni schema narrativo. Come tutto il resto del film sembrano non avere nè capo nè coda, ma riflettendoci bene le parole del protagonista predicatore non sono campate per aria e nascondono tanti significati e chiavi di lettura.

Le scene estreme sono di una bellezza stupefacente. La camera a mano, i colori, le riprese oblique… non siamo ai livelli di Refn ma poco ci manca.
Le scene di sesso mai censurate, i particolari di ogni movimento o sguardo e lo sgozzamento iper realistico sono solo alcune delle caratteristiche che rendono la pellicola un gioiello dell’underground. E’ blasfemia secondo me pensare che il risultato che voleva ottenere il regista sia stato solo quello di scandalizzare. Anche se non so bene cosa volesse ottenere, si sente che nulla era dato per scontato. Nulla.
Anche la sensazione di aver visto tutto e niente è qualcosa.

In definitiva uno dei migliori film del 2016 e new entry in ritardo della top 10 relativa a quell’annata. Il Messico stupisce e non delude, speriamo che la scia positiva non si interrompa mai, siamo a livelli avanti anni luce che ho visto in pochissimi film.

Pubblicato da Jeff

Creatore del sito, amante del genere horror da numerosi anni, considero il genere molto più esteso rispetto a fantasmi e budella, come potrete notare nei film che posto. Guardo di tutto ma amo in particolar modo il cinema indipendente ed underground. Ho un feticismo estremo per il trash, soprattutto per quello giapponese.

5 Risposte a “Tenemos la Carne – Scheda Film”

  1. Sono d’accordo sul paragone con Refn, mi ha fatto la stessa impressione dei suoi film, anche questo bellissimo esteticamente, ma per il resto bah.

  2. bello soprattutto a livello visivo, in alcuni frangenti mi ha ricordato “Subconscious Cruelty”

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