Titolo: Agonie
Anno: 2016
Regia: David Clay Diaz
Paese: Germania, Austria
Trama: Christian, studente ventiquattrenne di Vienna, uccide la sua amante e ne fa a pezzi il cadavere. Il busto viene ritrovato in un cassonetto mentre delle altre parti del corpo e della testa non vi è traccia. Alex, appena congedato dalle forze armate, passa tutto il suo tempo in palestra, o a bere con i suoi amici.
Recensione: L’universo dei film drammatici indipendenti è ancora tutto da scoprire, un pozzo illimitato dal quale attingere durante le serate in cui si vuole essere sicuri di guardare un buon prodotto. In particolar modo, in questi 3 anni, abbiamo capito che l’Europa regna sovrana in questo scenario. Agonie non fa eccezione e si ritaglia un posto in un’eventuale classifica tra i film più sottovalutati di sempre. E sarebbe davvero lunga, ma qui siamo su un livello che va oltre l’essere sottovalutato, direi piuttosto completamente ignorato. Dunque bando alle noiose introduzioni e partiamo con la prima analisi in italiano di questa pellicola.
Ci troviamo a Vienna e ci vengono raccontate le storie di due ragazzi, parallelamente opposti, che hanno in comune soltanto l’agonia che provano dato che non incroceranno mai le loro strade.
Uno di loro commette un omicidio brutale: uccide la ragazza, la fa a pezzi e la nasconde in vari cassonetti sparsi per la città. L’altro invece ha un’omosessualità repressa che sfoga con comportamenti ben poco razionali, finendo nei guai con la polizia.
Registicamente è sublime, sin dalla prima scena si capisce che è un prodotto di alto livello. La violenza viene mostrata in piccole dosi fino al momento dell’esplosione, la lentezza di alcune scene dunque, soprattutto durante la seconda metà, non devono scoraggiarvi ed è necessaria e propedeutica per far funzionare il film. Personalmente adoro quando i dettagli caratterizzano i personaggi, aumenta il realismo complessivo e trasmette più emozioni. La sofferenza ad esempio la si legge sui loro volti senza il bisogno di esternarla.
L’interrogativo è dal primo minuto il perché di questa violenza tra i giovani, senza cercare di dare giudizi affrettati e raccontando nel modo più distaccato possibile la mente dei protagonisti. Tutto avviene nella loro testa, noi dobbiamo cercare di leggerla. Le cause sono tuttavia evidenti, il rapporto conflittuale con la famiglia, amicizie sbagliate e tanti fattori che portano al disastro annunciato.
E’ praticamente sconosciuto, merita molto di più ed anche se non può essere catalogato come “shocking drama” è un film che può piacere anche a palati più forti. Consigliatissimo.
Grazie!
Volevo sapere a quale storia vera di è basato questo film grazie