Titolo: Proxy
Anno: 2013
Regia: Zack Parker
Paese: USA
Trama: Esther Woodhouse è giunta quasi al termine della sua gravidanza quando, tornando a casa dalla sua ultima visita prenatale, viene brutalmente aggredita e sfigurata da qualcuno incappucciato.
Recensione: Comincio con l’avvertire chiunque sia di cuore debole che una delle prime scene del film contiene violenza grafica verso una donna incinta.
Eshter è una giovane incinta derubata e brutalmente aggredita per strada da un misterioso individuo in una felpa rossa. In seguito all’aggressione la donna perde il bambino e si unisce ad un gruppo di sostegno per superare il trauma. È evidente sin dall’inizio l’atteggiamento strano di Eshter, sembra quasi distaccata, come se non le importasse molto di quello che le è successo. Il comportamento della giovane ci metterà subito in guardia, facendoci intuire le reali intenzioni della protagonista.
È difficile parlare di questo film senza farlo sembrare una semplice concatenazione di eventi, ma c’è qualcosa di più. Lo stile narrativo non punta a stupire lo spettatore, è evidente cosa accadrà e perché sin dai primi momenti del film, fa capire perfettamente le varie dinamiche nell’interazione dei personaggi. Ripeto, se argomenti come l’infanticidio vi sono particolarmente invisi vi consiglio di passare ad un altro film, dato che pur non essendo particolarmente sanguinoso è un argomento che può disturbare.