La seguente storia è una leggenda urbana che è nata da una vicenda di cronaca nera del 1950, il cui crimine è rimasto tutt’oggi irrisolto, ha ispirato diversi film horror.
Vi riportiamo due delle diverse versioni che con gli anni sono state create.
1) Una giovane ragazza era stata chiamata per fare da babysitter ad una coppia. L’aveva già fatto numerose volte ed era ormai la sua routine. Mise il bambino a letto verso le 9 e si mise ad aspettare il ritorno dei genitori guardando della TV.
Mentre la guardava rilassata udì dei rumori sinisti provenire dal seminterrato.
Li ignorò, pensando a una rumorosa lavatrice o qualcosa del genere. Più tardi i rumori si fecero più forti, come se qualcuno stesse gettando barattoli e pentolame a terra.
Nervosa e allo stesso tempo spaventata, chiamò la polizia e gli disse che cosa stava succedendo.
Il poliziotto le disse che c’era una pattuglia nei paragi e che sarebbe venuta a controllare tra una ventina di minuti.
Più velocemente di quanto si aspettasse bussarono alla porta.
La aprì e vide un’intera squadra SWAT appostata sulla veranda. Confusa, chiese che cosa stesse succedendo.
Le dissero che appena terminata la sua chiamata e lei ebbe attaccato, il poliziotto con cui era a telefono aveva rintracciato un secondo telefono che stava ascoltando la telefonata proprio giù nel seminterrato.
La polizia andò dritta verso il seminterrato e scoprì che c’era un uomo che ci viveva, e anche da parecchio tempo a giudicare dal posto. Anche un paio di settimane.
Si scoprì che l’uomo che si nascondeva in quella casa era stato già accusato di numerosi stupri ai danni di giovani ragazze.
Inutile dire che la ragazza fu molto felice di non essere scesa lei stessa a controllare.
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2) Qualche anno fa una madre ed un padre decisero di prendersi una piccola pausa, così organizzarono una serata in città. Chiamarono la loro babysitter più fidata; all’arrivo di questa i loro due figli erano già profondamente addormentati nei loro letti. Così la babysitter si sedette da qualche parte, rilassata, dopo aver controllato che ogni cosa fosse a posto con i bambini.
Più tardi quella notte la babysitter, annoiata, si mise a guardare la TV; ma non poteva dal piano di sotto dato che lì non era collegata (marito e moglie non volevano che i bambini si riempissero la testa di troppa telespazzatura). Così li chiamò, chiedendo loro se poteva guardarla nella loro stanza.
Naturalmente i due dissero che non c’era nessun problema, ma la ragazza aveva un’ultima richiesta… chiese se avesse potuto coprire la statua d’angelo fuori dalla finestra della camera con un lenzuolo od un vestito, dato che la innervosiva.
Il telefono tacque per pochi istanti, poi l’uomo disse “Prendi i bambini ed esci di casa. Noi non possediamo una statua a forma d’angelo.”
La polizia trovò entrambi i bambini e la babysitter accasciati in pozze del loro stesso sangue dopo tre minuti dalla chiamata.
Nessuna statua fu mai trovata.
