90 Minutter – Scheda Film


Titolo: 90 Minutter

Anno: 2012

Regia: Eva Sørhaug

Paese: Norvegia


Trama: Nei novanta minuti che precedono l’attimo in cui uccideranno le loro mogli, Johan, Fred e Trond sono ancora degli uomini considerati buoni. Johan è intento a preparare l’ultimo lauto pasto per la moglie, Fred sta per fare la sua visita settimanale ai figli e Trond, invece, va lentamente fuori controllo per via dell’abuso di cui la giovane moglie e madre del loro piccolo bambino è rimasta vittima. Rabbia e violenza, maturate all’interno delle tranquille mura domestiche, esploderanno fino a portare all’irrimediabile atto finale.



Recensione:Novanta minuti, tre drammi familiari che esploderanno e che causeranno morte e violenza. Come si può facilmente intuire dall’idea di denunciare la violenza familiare, il tema principale è il femminicidio. Tutte le storie di questa antologia hanno infatti in comune che sia proprio il padre di famiglia a scatenare una strage. Cerchiamo di analizzarle prima nel dettaglio.

La prima storia riguarda un uomo d’affari, probabilmente sommerso da debiti, che tenta di tenere insieme la famiglia, ma che successivamente deciderà di distruggerla nel modo meno violento possibile. Deciderà infatti di avvelenare la loro ultima cena. Nella seconda le cose sono si fanno leggermente più violente, genitori separati e vari litigi per l’affidamento dei figli avranno conseguenze abbastanza scontate. Infine arriviamo alla terza, la migliore se vogliamo, che vi colpirà come un macigno. Un padre, se possiamo definirlo tale, abusa quotidianamente della moglie tra una sniffata di coca e un’altra mentre il povero neonato guarda impotente la scena.

Si può notare come ogni storia abbia una fascia sociale differente, si parte infatti da quella più agiata per arrivare a quella più disperata. La violenza è volutamente proporzionata in base a questa distinzione, è infatti verosimile che più alta è la soglia di povertà più grande sarà la disperazione e le conseguenti azioni.
Ho letto di persone che interpretano la pellicola come una critica all’apparente benessere della Norvegia, cosa a mio parere infondata dato che ogni paese ha storie simili nella cronaca nera ed è in particolare proprio in Italia un argomento più che mai attuale.

Pubblicato da Jeff

Creatore del sito, amante del genere horror da numerosi anni, considero il genere molto più esteso rispetto a fantasmi e budella, come potrete notare nei film che posto. Guardo di tutto ma amo in particolar modo il cinema indipendente ed underground. Ho un feticismo estremo per il trash, soprattutto per quello giapponese.

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