Titolo: Akira
Anno: 1988
Regia: Katsuhiro Ôtomo
Paese: Giappone
Trama: Dopo la terza Guerra Mondiale, Tokio é una città devastata dal conflitto. La polizia, decisamente ottusa e brutale, conduce una lotta senza quartiere contro bande di adolescenti che seminano violenza nelle strade. Tetsuo, un violento motociclista, viene catturato ed usato dai politici per la conquista del pianeta.
Recensione: Akira è senza dubbio un film che ha fatto la storia del cinema, non solo per quanto riguarda il mondo dell’animazione giapponese, ma quella di tutto il mondo. Seppur non mi sia piaciuto, e abbia confermato il fatto che non riesco in alcun modo ad appassionarmi al genere cyberpunk, non posso affatto definirlo sopravvalutato e riconosco che sia un mio limite soggettivo. Tuttavia voglio soffermarmi su alcuni difetti che vanno oltre la soggettività dello spettatore, lasciando perdere la trama che penso ormai tutti conoscano.
Prima di tutto la pellicola è tratta da un manga davvero lungo, migliaia di pagine per una storia intricata ed interessante, ricca di azione, ma non priva di un’accurata caratterizzazione dei personaggi. Nell’anime abbiamo l’effetto opposto, azione e violenza sparata a raffica senza tregua, che di sicuro qualcuno avrà considerato un pregio, ma che personalmente ha reso, a lungo andare, addirittura difficile da sopportare la visione.
Le scene disturbanti per l’epoca sono state la ciliegina sulla torta per renderlo famoso in tutto il globo. L’occidente non era forse pronto ad un tale tipo di animazione, che ancora oggi può essere considerato, almeno tecnicamente, una delle vette più alte di questo tipo di pellicole.
In definitiva è come se avessero cercato di racchiudere in due ore l’intera saga di Star Wars, il risultato è un’accozzaglia di buone idee, ma che lasciano il tempo che trovano, e un’animazione divina curata nei minimi dettagli. Mi ricorda la sensazione che mi ha lasciato Tetsuo, tanto hype, poca sostanza, poche scene da ricordare. E questo è quanto, non potevo comunque non renderlo parte del nostro sito riconoscendone i suoi meriti che hanno rivoluzionato il cinema.
Concordo in toto con la recensione.
mostro sacro della animazione giapponese! un anime superlativo!