Upstream Color – Scheda Film


Titolo: Upstream Color

Anno: 2013

Regia: Shane Carruth

Paese: USA


Trama: Kris, una specie di mercante d’arte, è uscita dai binari della sua vita quando è stata drogata da un gruppo di ladri, scienziati dilettanti che si divertono a giocare con le piante, trovare elisir narcolettici e prelevare larve da inserire nei corpi delle vittime. Intrappolata in un mondo diventato per lei troppo grande da affrontare, lungo il cammino troverà conforto in Jeff, un uomo consumato da una forza ancora maggiore. Rifugio l’uno per l’altra, i due lotteranno per rimettere insieme i frammenti delle loro vite distrutte.



Recensione: E’ impossibile recensire questo film, si può solo cercare di spiegarlo e non è affatto un’impresa semplice. Il regista, che è anche sceneggiatore e co-protagonista, sceglie il tema del flusso della vita, un tema così ampio e difficile da gestire che non poteva in nessun modo uscire qualcosa di non originale e mai visto prima. Il pregio più grande che ha la pellicola è proprio questo, non sapere precisamente a cosa si va incontro e rimanere comunque stupiti.

Kris è una donna qualunque, la cui vita viene stravolta dall’incontro con un ladro, che la droga iniettandole una strana larva, che egli stesso coltiva in una serra. Le capacità mentali vengono annientate da questo essere che le striscia nel corpo, tanto da essere completamente ipnotizzata.

Il tempo passa e alla donna, attraverso un intervento sotto ipnosi, le viene esportata la larva, che viene trasferita in un maiale, lasciandola solo con un senso di vuoto interiore. Successivamente incontra per caso un uomo, che ha il suo stesso problema, non ricorda nulla dell’ultimo periodo di vita. Insieme ricostruiranno tutto ciò che gli è successo e che li ha uniti.

Parliamoci chiaro, è facile che film come questi vengano criticati per la loro lentezza e il fatto che spesso si perda il filo logico della trama. È un film intellettuale, con un significato profondo ed una regia curata nei minimi dettagli. La mia interpretazione è che ci viene mostrato un cerchio della vita, quel “tutto accade per una ragione” che non sappiamo spiegarci noi e di conseguenza non sanno farlo nemmeno i protagonisti. Resta il fatto che esiste un qualcosa di inevitabile, che nonostante tutto continua ad esistere, come può esserlo un amore, una larva o… un colore.

Dategli un occasione. Weird, visionario e unico.

Pubblicato da Jeff

Creatore del sito, amante del genere horror da numerosi anni, considero il genere molto più esteso rispetto a fantasmi e budella, come potrete notare nei film che posto. Guardo di tutto ma amo in particolar modo il cinema indipendente ed underground. Ho un feticismo estremo per il trash, soprattutto per quello giapponese.

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