Arca Russa – Scheda Film

Titolo: Arca Russa

Anno: 2002

Regia: Aleksandr Sokurov

Paese: Russia

Trama: Nel diciannovesimo secolo, a San Pietroburgo, un francese si appresta a visitare l’Ermitage, il più celebre palazzo/museo del Paese. Improvvisamente, tra le magnifiche stanze dell’edificio, i protagonisti di duecento anni di Storia russa rivivono come fantasmi.

Recensione: Questo è uno di quei film essenziali, un’opera d’arte impossibile da criticare. Come sempre dovrei precisare che non mi ritengo nessun critico cinematografico, ma un’opera del genere che piaccia o meno lascia senza parole. Certo, ha i suoi difetti, dei piccoli errori inevitabili, ma non fanno altro che dimostrare quanto realmente difficile possa essere stata la realizzazione di tale impresa.

Per chi di voi non lo avesse nemmeno mai sentito nominare è in breve una visita al museo di quelle non convenzionali, girato in un unico piano sequenza nel Palazzo d’Inverno a San Pietroburgo. Non c’è altro da aggiungere per descrivere la maestosità di questa scelta da parte di Sokurov. Parlare di visita al museo è riduttivo dato che abbiamo ovviamente una trama, poco chiara all’inizio, ma che diventerà parte integrante del film.
Le vicende sono mostrate dal punto di vista di un visitatore, lo stesso regista e a quanto pare invisibile, che si perde nello spaziotempo mostrando la Russia zarista fusa alle condizioni attuali del palazzo, infestato dai visitatori. Ad accompagnarlo in questo viaggio c’è un viaggiatore straniero, che apprezza e critica l’arte del palazzo fino ad arrivare ad interagire con visitatori e guardie imperiali.

La produzione, come facilmente immaginabile non è stata affatto semplice. Il museo ha ceduto un solo giorno le sale del palazzo, dunque è stata una corsa contro il tempo creare un film di un’ora e mezza, ripeto, un’ora e mezza, privo di interruzioni. Precisamente la quarta volta è stata quella buona, ma anche nel risultato finale possiamo notare personaggi che guardano verso l’obbiettivo voltandosi immediatamente in modo poco naturale e le voci a volte palesemente doppiate dato che non è stato possibile registrare l’audio al momento.

Il cinema è chiamato settima arte per un motivo. Questo è uno di quelli.