Carne – Scheda Film

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Titolo: Carne

Anno: 1991

Regia: Gaspar Noé

Paese: Francia


Trama: La travagliata vita di un macellaio che deve crescere la figlia dopo che la madre li ha abbandonati, finché un giorno rende invalido un uomo perché accusato ingiustamente di aver violentato la figlia.



Recensione: Senza dubbio è tra i migliori mediometraggi che abbia mai visto, che è servito al regista francese per finanziare il suo successivo lungometraggio e gli ha fatto vincere numerosi premi in diversi festival di cinema, dandogli anche una certa fama. Il film è una sorta di prequel di Seul Contre Tous, e non perde tempo, visto che ne ha già poco a disposizione, dunque nei primi minuti iniziali già assistiamo ad una carica di violenza visiva inaudita, ovvero l’uccisione di un cavallo. Carne infatti in francese vuol dire carne, ma più precisamente si riferisce a quella di cavallo, quella più pregiata.
Subito dopo assistiamo all’opposto della morte, la nascita di una bambina, figlia del macellaio protagonista che verrà poi lasciato solo ad occuparsene. La vita del macellaio diventerà sempre più ripetitiva e orribile, a tal punto che basterà una piccola scintilla a provocare una reazione esagerata. Questa reazione lo farà finire in carcere e perdere anche quel poco che aveva.
Il film ha una visione pessimista e nichilista della vita da far paura, i dialoghi sono quasi tutti fuori campo e rappresentano i pensieri del nostro protagonista, alcuni dei quali sono a dir poco impressionanti e restano impressi nella testa diventando una specie di mantra da ripetere nelle giornate più deprimenti.
La regia è ovviamente ottima, è pura arte, Gaspar Noè fa dei piani sequenza, l’uso di colori  di grande impatto emotivo e cambi di sequenza innovativi il suo pane quotidiano.

Pubblicato da Jeff

Creatore del sito, amante del genere horror da numerosi anni, considero il genere molto più esteso rispetto a fantasmi e budella, come potrete notare nei film che posto. Guardo di tutto ma amo in particolar modo il cinema indipendente ed underground. Ho un feticismo estremo per il trash, soprattutto per quello giapponese.

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