Titolo: Errementari – Il Fabbro e il Diavolo
Anno: 2017
Regia: Paul Urkijo Alijo
Paese: Spagna
Trama: Nel piccolo villaggio di Avala, un commissario del governo di nome Alfredo indaga su un caso che lo porta nelle profondità delle foreste al cospetto del fabbro Patxi, un uomo pericoloso e solitario.
Recensione: Alex de la Iglesia ha un evidente dono nell’individuare giovani talenti, finanziarli e permettergli quindi di creare i loro primi lungometraggi. Dopo Musaranas e Pieles adesso abbiamo Errementari, prodotto insieme all’aiuto di Netflix, una fiaba basca recitata in lingua autoctona con sfumature che ricordano molto le creazioni di Del Toro, in particolare il Labirinto del Fauno.
Ci troviamo nel 1833 e una ragazzina, adottata dal prete locale, proprio non ne vuole sapere di comportarsi come gli altri bambini. Questo suo distacco dalla realtà la porta nel bosco, più precisamente nella proprietà di un fabbro che vive da eremita nel bosco e sul quale circolano diverse storie non proprio rassicuranti. Queste storie non saranno del tutto infondate dato che nella sua dimora vi è prigioniero un demone a cui ha venduto la propria anima e che cerca di trascinarlo in ogni modo all’inferno con sé.
Gli elementi del cinema fantasy ci sono tutti, paesaggi spettrali e nebbiosi, creature del folclore locale e il gigante dall’aspetto minaccioso che salva la protagonista dal male. Non mancano però morti violente e qualche risata, tipica del cinema di Iglesia che sicuramente avrà messo il suo zampino nella sceneggiatura.
Produzione Netflix di tutto rispetto che consiglio vivamente, c’è un po’ di tutto al suo interno e non annoia neanche per un attimo.
