Il Gusto dell’Anguria – Scheda Film

Titolo: Il Gusto dell’Anguria

Anno: 2005

Regia: Tsai Ming-liang

Paese: Taiwan, Francia

Trama: La giovane Shiang-Chyi torna a Taipei da Parigi. Molte cose sono cambiate e la città è senza acqua potabile. Un giorno, durante una passeggiata nel parco, si imbatte in Hsiao-kang, un tempo orologiaio nella sua strada. I due si innamorano e si incontrano a casa di lei, ma la ragazza non sa che anche l’uomo non è più lo stesso: ora è un attore di film porno…

Recensione: Uno dei musical più strani e fuori di testa mai visti, ma purtroppo nel doppiaggio italiano perdiamo la parte fondamentale del film: le canzoni, lasciate in lingua originale e senza uno straccio di sottotitoli. Io non lo so mica il mandarino.

A causa della mancanza d’acqua in tutto il paese l’unico modo per idratarsi è bere il succo di anguria, molto meno costoso delle bottiglie d’acqua. Il giovane protagonista per permettersi di riempire la sua bottiglia d’acqua è costretto a diventare un attore porno, infatti proprio lui ci catapulta nel film grazie ad una lunghissima scena, in cui intrattiene un coito con mezza anguria, posta tra le gambe della sua partner. Il detto cinese “spaccare un’anguria” vuol dire infatti “sverginare”.

È un film molto esplicito, ma non sempre erotico, infatti se alcune scene hanno una tensione sessuale molto alta, altre sono solo lunghissime e anticlimatiche, provando che una scena di sesso non deve essere per forza pornografica, per quanto cruda possa essere, non sempre due corpi avvinghiati sono sexy, anzi, può essere addirittura disturbante osservarli.

L’altra protagonista è una vecchia amica di Hsiao-kang, che lo accoglie in casa sua, ma con cui avrà veramente pochissimi dialoghi, con un’intesa più fisica, ma mai sfociando nel sesso, solo alla fine riescono ad avere un contatto, dopo la scena di sesso più lunga del film, girando un film porno con un’attrice incosciente, quindi forse si dovrebbe parlare di stupro.

Il significato del film non mi è molto chiaro, ma di sicuro l’anguria è un simbolo molto importante, anche se il film non si prende molto sul serio, cosa evidente dalle canzoni integrate nel film, con coreografie volgari, colorate e kitsch.