Titolo: Inbred
Anno: 2011
Regia: Alex Chandon
Paese: Germania, Gran Bretagna
Trama: Per un fine settimana, un gruppo eterogeneo di giovani delinquenti e i loro assistenti sociali devono prestare servizio nella tranquilla comunità di Mortlake, un remoto villaggio della contea di Yorkshire. Un piccolo incidente con alcuni giovani del posto si trasformerà presto in un incubo delirante e intriso di sangue, che cambierà per sempre il destino di tutti quanti.
Recensione: Inbred è una rielaborazione in chiave grottesca di una struttura molto usata nel mondo degli slasher, quella in cui un gruppo di ragazzi va in mezzo al nulla e finiscono per diventar prede di uomini deformi e spesso cannibali. Come primi esempio che spuntano in mente ci sono sicuramente la saga di “Wrong Turn” oppure “Le colline hanno gli occhi”. In questo caso però non abbiamo un semplice spargimento di sangue, ma anche un pizzico di ironia, sparsa con parsimonia, principalmente nella seconda metà del film. Faccio questa precisazione dato che per iniziare ad ottenere scene grottesche bisognerà pazientare e non lasciarsi trasportare da giudizi affrettati, cosa non facile dato il livello di recitazione e sceneggiatura nei primi 30 minuti di pellicola.
Gli omicidi avvengono sotto forma di spettacolo teatrale 3D, con effetti speciali visibilmente low budget che però riescono a non risultare completamente orribili. In fin dei conti la linea di confine con il trash è più che mai sottile, l’esagerazione prende spesso il sopravvento regalandoci qualche perla che ricorda “Stitches” ed altre commedie horror britanniche. Ripeto quindi, dopo una fase iniziale lenta verrete ricompensati a pieno se siete amanti degli slasher folli ed esagerati.
Non penso ci sia molto altro da aggiungere, che vi piaccia il genere oppure no credo che una sufficienza la meriti a prescindere, un prodotto girato con poche sterline che sa intrattenere e creare quel poco di tensione nel finale che basta a non rendere Inbred una completa pagliacciata.