Jerry – Creepypasta

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Essendo una mamma single affetta da perdita di memoria a breve termine la vita era piuttosto difficile, dato che dovevo destreggiarmi tra il prendermi cura di Jerry e ricordarmi di prendere le mie medicine in tempo. All’età di 15 anni è stata offerta a Jerry una borsa di studio del football per andare a studiare all’estero. Lo desiderava sin da bambino. È stata dura lasciarlo andare, ma mi ha promesso di chiamarmi ogni giorno per una chiacchierata. Aspettavo impazientemente ogni giorno la sua chiamata su Skype. Sarei potuta stare tutta la giornata ad aspettarlo davanti al pc. E verso le tre ho sentito il suono familiare della notifica di Skype.

“Ehi mamma” il viso di Jerry spuntò sullo schermo. Non sembrava felice, il che era strano. Sarebbe dovuto essere entusiasta in quel momento.
“Ciao tesoro. Perché quel muso lungo?” Lui mi sorrise dall’altra parte dello schermo.
“Non lo so, non mi sento molto bene” Si strinse la testa tra le mani. “Ho avuto un terribile mal di testa per tutta la giornata.”
“Hai preso qualche medicina? Tesoro credo che dovresti vedere un medico. C’è un medico nel campus? Hai il suo numero? Chiedi se può visitarti.” Preoccupata, gli ho rovesciato un fiume di domande addosso. “Hai la febbre? Il tuo compagno di stanza è con te?”
“Mamma…”
“Jerry, fai tornare il tuo compagno di classe. Cosa succede se ti senti male e non c’è nessuno con te?”
“Mamma …. hai preso le tue pillole?” Jerry guardò lo schermo, uno sguardo triste attraversò il suo volto.
“Jerry, onestamente, non dovremmo preoccuparci per la tua testa? Dove sono le tue medicine?”
Mamma, devi prendere le pillole. Non ti ricordi? ‘Jerry sospirò e sorrise tristemente. “Non ti ricordi, mamma?”
Lo guardai molto confusa.
“Non ricordi mamma? Sono morto.”
“Cosa- non dire così, Jerry!” Scioccata, mi accigliai e scossi la testa furiosamente. “Non dirlo mai più!”
“Devi prendere le tue pillole, devi ricordare.” Un rivolo di sangue scese da sotto la sua frangia. Paralizzata dalla paura e dallo shock, vidi gli occhi di Jerry ruotare all’indietro, ed il rivolo di sangue diventare gradualmente un flusso costante.
“Ricorda, mamma.” Ansimò per il dolore prima di crollare sulla sedia.

“Jerry!” Urlai e saltai dalla sedia, mandando il mio computer portatile a schiantarsi a terra. Urlai, presi il portatile, solo per rendermi conto che lo schermo era nero come la pece.
Non era nemmeno acceso.

Ero nel panico ormai, urlando e gridando nel mio salotto inciampando su una pila di giornali. Singhiozzando furiosamente, presi a calci i giornali e uno degli articoli catturato la mia attenzione.
Mi asciugai le lacrime, afferrai l’articolo, spiegazzato in molte parti.

RAGAZZO TROVATO MORTO NELLA WORLD-CLASS UNIVERSITY, diceva il titolo, con una grande foto di Jerry, il mio povero Jerry, che giaceva in una grande pozza di sangue sulle scale con la testa spaccata.
L’articolo è datato 3 anni fa.
Singhiozzando, gettai l’articolo da parte.
Devo prendere le mie pillole.

Non ce la faccio più.

Devo ricordare.

Devo.

Arrivai barcollando all’armadietto dei medicinali, alzai lo sguardo all’orologio e sospirai di sollievo.
Il mio viso si ruppe in un sorriso e mi voltai verso il mio computer portatile.

Erano passate da poco le 3:00.
Jerry avrebbe chiamato presto.

Pubblicato da Jeff

Creatore del sito, amante del genere horror da numerosi anni, considero il genere molto più esteso rispetto a fantasmi e budella, come potrete notare nei film che posto. Guardo di tutto ma amo in particolar modo il cinema indipendente ed underground. Ho un feticismo estremo per il trash, soprattutto per quello giapponese.

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