Mr. Nobody – Scheda Film

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Titolo: Mr. Nobody

Anno: 2009

Regia: Jaco Van Dormael

Paese: Belgio, Canada, Francia, Germania


Trama: Nell’anno 2092, Nemo Nobody ha 117 anni ed è l’ultimo uomo destinato a morire di vecchiaia. L’umanità ha conquistato l’immortalità attraverso un continuo rinnovamento cellulare ottenuto grazie ad un processo chiamato telomerizzazione e ora il mondo guarda con curiosità il signor Nobody che si avvicina alla morte. L’ultracentenario è dunque soggetto all’attenzione mediatica della società del 2092 e sottoposto a sedute di analisi e a interviste che vogliono ricostruire la sua lunga vita. Nemo stesso afferma di non ricordare nulla del suo passato e uno psicologo, il dottor Feldheim, cerca di far riemergere le sue memorie per mezzo dell’ipnosi; altri ricordi sono narrati ad un giornalista.



Recensione:

Tutto quello che vediamo esiste. Possiamo vederlo. Posso vedere gli occhi di mamma, ma non posso vedere i miei. Il piccolo bambino può vedere le sue mani, ma non può vedere se stesso. Ma allora, esiste davvero? Io esisto davvero? (Nemo bambino)

Con questa domanda che ci pone la pellicola bisogna interpretare il film, è questa la chiave di lettura, una chiave che può aprirci uno scrigno con ben poco all’interno, o almeno all’apparenza, visto che nulla sarà come sembra o viceversa. Una cosa è certa, le emozioni che trasmette sono realissime e questo è ciò che conta davvero. Di sicuro avrete usato nella vostra testa un milione di volte il condizionale con frasi del tipo “se avessi fatto questo invece di quello…” e questo film, per più di 2 ore, mostra proprio questo ragionamento facendoci letteralmente implodere ogni certezza e farci ragionare sulla nostra intera esistenza.vlcsnap-2014-05-01-21h07m03s160_2
Abbiamo trattato spesso sul nostro sito film surreali al limite della sanità mentale e alcuni che oltrepassano di gran lunga quel limite, film sconosciuti, perle del sottosuolo cinematografico, ora potrebbero suonarvi strane le mie parole al riguardo un film molto “mainstream”. Guardandolo senza preconcetti, vi assicuro che è un film della Madonna. Non c’è altra descrizione che regga.
La storia, o le storie, non si sa se siano accadute realmente nella pellicola, neanche il protagonista lo sa con certezza, non sa nemmeno se sia esistito realmente. Una cosa però la sappiamo, questo è un film che cerca di far riflettere la gente. Pensate un attimo alle scelte che compiamo ogni giorno, anche la più piccola, e a tutte le conseguenze che può avere. Ognuno di noi ha diverse strade percorribili, non infinite, certo, quello dipende da diversi fattori che altre persone hanno creato tramite altre scelte di cui noi non abbiamo nulla a che fare, ma comunque tante.

Che sia reale oppure no la “sub-plot” che spicca di più sulle altre e che più sarà piaciuta al pubblico è sicuramente la storia d’amore tra Nemo e Anna. Una storia d’amore semplice, nulla di speciale, a dire la verità, ma a cui non è possibile non aggrapparsi e desiderare che sia il percorso reale che ha preso la sua vita, in questo tremendo groviglio di trame e soprattutto di interrogativi. Commovente e interpretato a meraviglia sia nella loro versione da giovani sia dalla loro versione adulta.

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La regia è perfetta per il target a cui punta, non cerca di essere troppo tecnica per non annoiare lo spettatore medio, eppure impossibile non apprezzare i cambiamenti repentini di scena presenti ovunque nel film, anche per i cinefili più esperti. Visivamente è perfetto. Il regista belga è un maestro in questo, combina diversi stili alla perfezione e di sicuro non gli manca una fervida immaginazione, visto che ha diretto anche il bellissimo “Dio esiste e vive a Bruxelles”. 
E’ diventato un cult istantaneo anche per i suoi perfetti effetti speciali, le musiche… un po’ tutto insomma. Si perde il conto delle scene memorabili dopo un po’, è inevitabile.

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Esistono film che in qualche modo riescono a cambiarti la vita, il modo di pensare o vedere le cose… questo film è per me uno di quelli. Vergognosamente è uscito in Italia dopo ben 7 anni, ma meglio tardi che mai, direi in questo caso più che mai. Come tutti i film pretenziosi e surreali l’opinione che si può avere ha ben poca importanza, è molto soggettiva, però se è stato amato da così tante persone un motivo ci sarà, voi provate e vedete se qualcosa vi verrà smosso dentro. Con me ci è riuscito e non poco, un orgasmo visivo.

 

Pubblicato da Jeff

Creatore del sito, amante del genere horror da numerosi anni, considero il genere molto più esteso rispetto a fantasmi e budella, come potrete notare nei film che posto. Guardo di tutto ma amo in particolar modo il cinema indipendente ed underground. Ho un feticismo estremo per il trash, soprattutto per quello giapponese.

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