Pazzia – Creepypasta

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Mi chiamo Anthony Reif e sono un infermiere di una clinica psichiatrica. Più precisamente mi occupo di schizofrenici.

Ho dedicato tutta la mia vita ai malati.
Mi piace aiutare specialmente quelle persone che vivono in una realtà totalmente diversa dalla nostra.
Quelli che vedono insetti che escono dalla loro pelle o quelli che pregano i loro demoni interiori di smettere…

Il mio problema si presentò circa 6 anni fa, un problema che allo stesso tempo mi sembrò una benedizione.
Sono sempre stato una persona insicura, non facevo mai piani a lungo termine e i miei amici criticavano spesso questo mio difetto. Anche la scelta più semplice per me non lo era affatto. All’epoca ero solo uno studente quando sentii quella voce.

Quando dico voce non intendo qualcosa che si può udire, era un qualcosa che durava una frazione di secondo e che mi aiutò a fare le scelte giuste.
Passai in questo modo gli esami e da allora aspetto sempre che questa voce ritorni e mi aiuti a scegliere per il meglio.

La mia vita cambiò, tanti ospedali cercarono di assumermi e non riuscivo a crederci.
Quella voce mi aiutava in qualsiasi scelta, se rispondere al telefono oppure no o addirittura per sapere cosa dovevo mangiare. Credevo fosse soltanto il mio subconscio che mi aiutava a combattere la mia insicurezza.

Poi iniziò a peggiorare la situazione. Una volta ero a lavoro e pranzavo con gli altri infermieri. Ci stavamo divertendo ma all’improvviso sento delle risate provenire dal tavolo a fianco al nostro. Pensai che stavano ridendo di me e la voce iniziò ad urlarmi letteralmente in testa.
La paranoia era sempre più forte, mai stata così forte e pensai che fosse soltanto la stanchezza di quel periodo.

I giorni seguenti passarono normalmente e quasi dimenticai quella strana sensazione. Quasi…
Poi successe di nuovo, esattamente come prima, risate e fortissima paranoia. Sentivo che mi prendevano in giro ma nessuno mi stava guardando. La mia mente si prendeva il gioco di me in un modo così subdolo che iniziai ad aver paura. Appena finii il mio turno mi misi in macchina diretto a casa per cercare di dormici sopra e smettere di riflettere su questi strani avvenimenti.

Il semaforo era rosso, mi fermai e una macchina si affiancò alla mia. Il conducente mi fece segno di abbassare il finestrino e così feci.

“Hey amico, questa strada è per l’interstatale?” Mi chiese.
Una domanda stupida ma probabilmente non era del posto.

“No, è dalla parte opposta a circa 8 minuti da qui”

“Ah va bene, grazie”

Stavo per rialzare il finestrino quando udii una frase provenire da quel tizio. Mi disse “Anthony, è dietro di te” proprio quando la luce si fece verde e se ne andò.

Arrivato a casa non riucivo a smettere di pensare a tutte queste stranezze, forse me lo sono immaginato o forse è stata quella maledetta voce interiore.
Altrimenti come avrebbe fatto a sapere il mio nome? E perchè avrebbe dovuto dire una cosa del genere?

Ora sono io ad aver bisogno di aiuto.

Pubblicato da Jeff

Creatore del sito, amante del genere horror da numerosi anni, considero il genere molto più esteso rispetto a fantasmi e budella, come potrete notare nei film che posto. Guardo di tutto ma amo in particolar modo il cinema indipendente ed underground. Ho un feticismo estremo per il trash, soprattutto per quello giapponese.

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