Titolo: Sam Was Here
Anno: 2016
Regia: Christophe Deroo
Paese: USA
Trama: Sam cerca clienti nel deserto del Mojave. In zona però non c’è nessuno e nemmeno sua moglie risponde ai messaggi. Completamente solo, sull’orlo della paranoia, Sam trova compagnia in un talk show radiofonico in cui gli ascoltatori mettono tutti in guardia sulla presenza di un killer di bambini. Ben presto, la gente comincerà a palesarsi e andare in caccia di Sam, come se fosse lui il vero assassino.
Recensione: Sam Was Here è il primo lungometraggio del regista, parecchio ambizioso secondo me, data la scelta di inserire un solo vero protagonista, un giovane rappresentante che viene mandato in una cittadina disabitata in mezzo al deserto californiano. Sam non trovando nessuno cerca di mettersi in contatto con il suo capo, ma l’incontro con degli abitanti del luogo decisamente ostili lo fa piombare in un incubo ad occhi aperti.
Come ho già detto prima la scelta di caratterizzare un solo personaggio è molto audace, soprattutto se la caratterizzazione avviene attraverso piccoli dialoghi al telefono con il suo capo e con sua moglie, promettendole di tornare a casa in tempo per il compleanno della sua bambina. Un modo di conoscere il personaggio molto particolare, che ti crea empatia in modo immediato. Un amorevole uomo di famiglia braccato senza nessun motivo? Viene naturale tifare per lui.
Esteticamente è bellissimo, sarà che adoro l’ambientazione del deserto e quella particolare luce caratteristica, calda e intensa.
Sinceramente avrei gradito qualche spiegazione in più, ma non è affatto un brutto film, anzi.
Io avrei gradito qualche spiegazione in più sul finale del film. Comunque filmone lo consiglio
Ma che minchia dici???