Titolo: Spider
Anno: 2002
Regia: David Cronenberg
Paese: Canada, Regno Unito
Trama: Dennis Cleg ha circa trent’anni e da venti vive in una casa-famiglia per malati mentali a Londra. Nonostante gli sia stata diagnosticata una schizofrenia acuta, non è mai stato realmente ricoverato, ma ora comincia progressivamente a perdere il contatto con la realtà.
Recensione: Di solito non recensisco film drammatici, ma per questo farò un’eccezione.
Spider è un intrecciarsi continuo di realtà e flashback, nei quali il protagonista viene posto come spettatore, in ogni flashback, rivivendo alcune giornate della sua infanzia che lo hanno traumatizzato.
Le luci grigiastre, tipiche della periferia londinesi fanno perfettamente da cornice alla storia, sicuramente poco chiara all’inizio, a volte confusa anche dall’alterazione della realtà tra i diversi flashback, in cui si capisce come il protagonista stia sprofondando di nuovo nella pazzia a causa dei ricordi.
All’inizio il protagonista, appena uscito da un manicomio avrà un comportamento incomprensibile, ma piano piano ogni cosa va al suo posto, come un puzzle perfetto.
E che vi devo dire della regia? Il regista è una garanzia.
Vi potrebbe annoiare, lo potreste amare, per quanto riguarda me l’ho amato.
Consigliatissimo.