Titolo: Submarine
Anno: 2010
Regia: Richard Ayoade
Paese: Regno Unito, USA
Trama: Oliver Tate è un timido quindicenne di Swansea, a scuola spesso è preso di mira dai bulli. È innamorato di Jordana Bevan, una sua compagna di classe, che poi diventerà la sua ragazza. Intanto l’ex-fidanzato di sua madre si è trasferito nella casa accanto minando il rapporto, già fragile, dei suoi genitori, Oliver cercherà di salvare il matrimonio.
Recensione: Piccola perla indipendente inglese che vede protagonista Oliver, ragazzo introverso di 15 anni, che si imbatte in classici problemi di un ragazzo della sua età ma che vengono analizzati e cercati di risolvere in modo non altrettanto normali.
Ho adorato la scelta registica di fare in modo che ogni ripresa sia strettamente legata alle emozioni di Oliver e secondo il suo punto di vista. Lo spettatore sarà aiutato nell’entrare nella sua vita, proprio come se fossimo in un sottomarino e spiassimo tutto quello che c’è al di fuori senza poter interferire, nel bene e nel male.
Impossibile non apprezzare i dialoghi a volte confusi e molto personali degli attori, lasciano un qualcosa di speciale dopo la visione, anche se non si sa esattamente cosa. Spesso tali dialoghi trasformano il dramma in una strana e malinconica commedia nera che dà una marcia in più al film.
E vogliamo parlare delle musiche del film realizzate da Alex Turner?
Le ho trovate perfette, la sua voce si mescola alla perfezione in ogni scena, tanto da far venire i lacrimoni e la pelle d’oca anche se il film non è eccessivamente deprimente.
Consiglio a chiunque la visione, non vi deluderà.