Titolo: Super Dark Times
Anno: 2017
Regia: Kevin Phillips
Paese: USA
Trama: In quel campo minato che è la scuola secondaria, Zach e Josh sanno di poter contare sempre l’uno sull’altro. Tipici adolescenti della periferia americana degli anni Novanta, sono alle prese ogni giorno con i problemi legati alla loro età fino a quando un giorno un traumatico incidente segna le loro esistenze. Separato da Josh, Zach vede la sua vita diventare sempre più complicata e pericolosa.
Recensione: Torniamo nel cinema indipendente con un’opera prima decisamente interessante e sottovalutata. I protagonisti sono quattro adolescenti che sembrano i protagonisti di South Park troppo cresciuti, non faccio questo parallelismo a caso, addirittura l’abbigliamento me li ricordano, ma passiamo a cose più importanti.
La prima cosa che mi sento di dire è che ho apprezzato molto il ritratto dei personaggi presentati, adolescenti cazzoni, ma per cui la trasgressione maggiore è fumarsi una canna e giocare con una katana. Che può succedere mettendo una spada vera in mano a un adolescente un po’ idiota? Esatto, uno di loro si fa male, molto molto male, arrivando a morire dissanguato e scatenando il panico tra i tre ragazzi rimasti. Decidono di nascondere il cadavere nel bosco e cercare di dimenticare tutto.
Il titolo e il poster sono molto fuorvianti, non aspettatevi un horror puro, si concentra sulla psicologia dei protagonisti, sulle loro reazioni. Considerando il budget bassissimo e che è il primo lungometraggio del regista lo considero un lavoro ottimo, le scene violente sono perfette, pur essendo pochissime ed ho adorato l’interpretazione dei giovani attori.
Non mi ha entusiasmato.