The Living and the Dead – Scheda Film

 


Titolo: The Living and the Dead

Anno: 2006

Regia: Simon Rumley

Paese: Gran Bretagna


Trama: Donald Brocklebank è sull’orlo della rovina per far fronte alle spese mediche della moglie Nancy. Il figlio della coppia, James, soffre di problemi psichici. Costretto ad assentarsi, Donald affida James e Nancy alle cure di un’infermiera. James con una scusa si libera della donna e si barrica nella  villa insieme alla madre per dimostrare che può prendersi cura di lei.



Recensione: James è un ragazzo con gravi problemi psichici e con una situazione familiare disastrosa: la madre soffre di una malattia che l’ha costretta a letto e suo padre frustrato e oppresso dalle responsabilità. Dal momento che il padre annuncia di doversene andare per qualche giorno James insiste per essere l’uomo di casa, tanto che arriva a barricare casa per non far entrare la badante assunta per prendersi cura di lui e sua madre. Con queste premesse sappiamo tutti che non potrà finire tanto bene.

James si prende cura a modo suo della madre, imbottendola di medicine, ma dimenticando di assumere le sue, cosa che lo porterà ad uno stato di eccitazione psicomotoria rappresentata in maniera stupenda dal regista, con delle scene che appartengono più al cinema sperimentale che al dramma a cui stiamo assistendo. Lo vediamo muoversi per la casa con una ripresa in primo piano e velocizzata con una musica completamente diversa dalle altre colonne sonore del film; una scena che va assolutamente vista per apprezzare a pieno dato che la descrizione non rende l’idea. Per quanto il ragazzo cerchi di accudire la madre si dimentica delle sue necessità primarie.

A quanto pare il regista si è ispirato a fatti realmente accaduti alla sua famiglia, che per quanto triste sia gli ha permesso di creare un ottimo prodotto, portando sugli schermi il tema della sofferenza (sia fisica, attraverso la malattia della madre, che mentale attraverso il dolore della perdita e del lutto) perfettamente, coinvolgendo in maniera incredibile lo spettatore. Il finale mi è piaciuto da morire, ma potrebbe essere molto soggettivo in quanto il confine tra ciò che sta accadendo davvero e cioè che è frutto della mente di James (o meglio della malattia) è molto vago.

The Living and the Dead per temi ed esecuzione non può essere collocato in un solo genere, in quanto vi sono presenti elementi che possono essere associati al classico dramma-thriller, mentre altri più vicini al cinema sperimentale come già ho accennato prima. Ci sono innumerevoli scene che rimangono impresse a fuoco nella mente e ve ne consiglio assolutamente la visione.

Pubblicato da Annie

Amante dell'arte, della letteratura e del cinema. Adoro tutti sottogeneri dell'horror, con una spiccata preferenza per i più violenti ed eccessivi, ma difficilmente ne vengo turbata. Sfrutto Jeff quotidianamente per procurarmi la mia dose di horror e lo costringo a vedere cose che darebbero fastidio a qualsiasi essere umano normale. Insofferente a qualsiasi influenza, ho una mia opinione e non ho paura di mostrarla.

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