Titolo: When Animals Dream
Anno: 2014
Regia: Jonas Alexander Arnby
Paese: Danimarca
Trama: Marie è una bella e solitaria sedicenne che vive in un villaggio remoto su una piccola isola della costa occidentale della Danimarca. Mentre la madre di Marie è costretta da una grave malattia sconosciuta a rimanere immobile su una sedia a rotelle, il padre Thor gestisce un piccolo negozio di alimentari e si prodiga per garantire alla famiglia un’esistenza il più normale possibile. In apparenza non sembrano esserci particolari problemi in casa ma, tuttavia, Marie non può evitare di credere che il padre le stia nascondendo qualcosa sulla malattia della madre.
Recensione: When Animals Dream rappresenta l’ennesima pellicola nordeuropea che cerca di modernizzare la cultura classica dell’horror. E ci riesce maledettamente bene.
Questa volta è il turno dei licantropi, che non vengono mostrati come bestie assetate di sangue, anzi, la protagonista è una dolce e carina ragazzina adolescente. Il film punta soprattutto sull’evidenziare una normale routine che viene completamente stravolta da una mutazione genetica. Impossibile non pensare all’adolescenza in sè, che modifica irrevocabilmente la vita delle persone.
Scopriamo che queste trasformazioni sono di carattere ereditario, la mamma è infatti vittima del piccolo villaggio in cui vive, essendo costretta a vivere una vita da vegetale piena di farmaci e presumibilmente di tranquillanti.
La ragazzina si ribella, non vuole fare la sua stessa fine, perciò si mette contro i vari abitanti e il suo stesso padre fino ad un inevitabile scontro.
Ho adorato tutto di questa pellicola, le ambientazioni, gli effetti speciali mai esagerati e fuori luogo. Tutto si mantiene su un estremo piano di realismo elegante e raffinato. La lentezza evidenzia questo suo lato drammatico, di certo non la svaluta.
In definitiva è un importante pezzo della storia del cinema horror, sono convinto che certi temi, per non farli morire e scomparire nel tempo, debbano essere affrontati e aggiornati con la nostra epoca.
I danesi ci sono riusciti a pieno in questo caso, Let the Right One In ci riuscì a suo modo con i vampiri.
Ringraziamo di esistere a questi paesi freddi che ogni anno ci regalano perle in ogni ambito cinematografico, in particolare, in questo caso, a quello horror.
Disgraziati! Me l’avete fatto vedere in tedesco!!! Ma vi si vuole bene lo stesso. ❤