Titolo: 13 Beloved
Anno: 2006
Regia: Chukiat Sakveerakul
Paese: Thailandia
Trama: Nel giorno in cui ha perso il lavoro e assodato di essere indebitato fino al collo oltre che solo, Phuchit riceve una misteriosa telefonata nella quale gli viene prospettata l’opportunità di cambiare la propria vita partecipando ad un gioco consistente in 13 prove con un premio finale di 100 milioni di baht.
Recensione: Piccolo gioiellino horror thailandese che dimostra sicuramente originalità, il tema del “gioco” negli horror lo adoro, in particolare perchè offre infinite possibilità nello svolgimento della trama. Il film ha un inizio leggero, appena grottesco, al protagonista verrà ordinato di uccidere e poi mangiare una mosca.
Tutto ovviamente degenerà sempre di più, fino al suo termine dove avremo il classico colpo di scena. Forse quest’ultimo arriverà un po’ troppo in ritardo, annoia leggermente verso la parte centrale.
Non aspettatevi troppo, ma nemmeno troppo poco, è sicuramente consigliata la visione.
stupendo questo ,movie, ti tiene incollato fino alla fine con continui e multipli colpi di scena in continua evoluzione.
siete grandi offrite un grande contributo a noi amanti del genere.
bel film,tra l’altro ci sono due omaggi a due serie videoludiche mie preferite al 56 minuto c’e la canzone e e un chiaro riferimento alla serie final fantasy, e poi c’e un ragazzo che gioca a tekken 5,apparte queste due cose che mi hanno fatto ridere molto,devo dire che il film si lascia guardare alcune forzature ci sono ma tutto sommato e godibile grazie horror pills 🙂
bello! 🙂 mi piace questo genere di film… E’ coinvolgente e non annoia, e anche il colpo di scena finale mi è piaciuto.
Secondo me questo film si lascia guardare. Innanzitutto si è motivati a vedere fino dove si spingerà il protagonista e poi non si può che provare una sorta di affetto nei suoi confronti. Sfortunato sul lavoro, in amore e non riesce a farsi rispettare, ma portato a far “la cosa giusta”. Ecco il dilemma. È possibile scendere a compromessi senza evitare di “perdere se stessi?” E al contempo perdere se stessi sarebbe poi così sbagliato in fondo? Forse e’ questo su cui la pellicola vuole farci riflettere. Film godibile, grottesco a tratti, senza troppe pretese, ma che offre ottimi spunti di riflessione. Personalmente il finale mi è sembrato un po’ pretenzioso comunque ho apprezzato il tentativo di voler costruire un colpo di scena accattivante. Personalmente comunque nel complesso ne consigliereimla visione.