Headless – Scheda Film

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Titolo: Headless

Anno: 2015

Regia: Arthur Cullipher

Paese: USA


Trama: In questo “slasher perduto” un killer mascherato, con un passato a dir poco tremendo, lascia una scia di omicidi, cannibalismo e necrofilia lungo il suo cammino.



Recensione: Ho trovato su Internet la definizione perfetta di questo film: “La costola di Found“.
Se non avete visto quel film ve lo consiglio caldamente prima di questo, non perchè sia necessario per la comprensione, ma perderà molto il non sapere come sono collegati tra loro.
Found l’ho adorato, molto più di Headless, ma sono completamente diversi tra loro e quindi non paragonabili.
Questo è un film che può essere amato e apprezzato esclusivamente dai fan dello slasher e dello splatter in generale, ripropone temi già trattati milioni di volte in un modo ancora più estremo. Certe scene 30 0 40 anni fa non se le sognavano nemmeno. In sostanza marca un grosso cambiamento tra le generazioni horror, dove ci si spinge sempre un po’ più in là.
La mia opinione è contrastante, ho apprezzato le diverse scene malate del film, ma la psicologia nel film è poca, e non viene aiutata dall’abbondanza di scene lente e a volte inutili. Amanti degli slasher, avrete pane per i vostri denti, chi vuole scandalizzarsi, anche, ovviamente.

Pubblicato da Jeff

Creatore del sito, amante del genere horror da numerosi anni, considero il genere molto più esteso rispetto a fantasmi e budella, come potrete notare nei film che posto. Guardo di tutto ma amo in particolar modo il cinema indipendente ed underground. Ho un feticismo estremo per il trash, soprattutto per quello giapponese.

3 Risposte a “Headless – Scheda Film”

  1. Definire questo film “disturbante” è utilizzare un eufemismo.
    Lo è dal primo minuto all’ultimo, si avverte la tensione e l’inquietitudine per via delle scene, ma anche per le musiche che le accompagnano e ovviamente per la personalità del protagonista a dir poco malata e che supera di molto la follia, che lo porta a compiere atti indicibili.
    Inquietante anche il bambino con la maschera a teschio, che secondo la mia personale e modesta interpretazione (ma può darsi che sbagli), niente altro è che un’alluccinazione del folle protagonista.
    In altri termini questo è un film che definirei “horror estremo”, almeno rispetto alla maggioranza dei film dell’orrore.

  2. Found mi era piaciuto molto, questo non tanto…
    Le tante scene piuttosto estreme non hanno altro scopo che quello di shoccare, un po più di trama sarebbe servita…
    E oltretutto abbastanza ripetitivo

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