Titolo: Requiem for a Dream
Anno: 2000
Regia: Darren Aronofsky
Paese: USA
Trama: Schiavo dell’eroina ma stanco di vivere di espedienti, Harry tenta di inserirsi insieme al suo amico Tyrone nel giro dello spaccio, così da poter mettere insieme la somma necessaria a togliersi dalla strada e aprire un negozio per la sua ragazza, Marion, che sogna di diventare stilista; nel frattempo sua madre Sara, casalinga malata di solitudine e teledipendenza, ritrova una spinta emotiva nella speranza di poter partecipare al suo show preferito: i sogni di entrambi si scontreranno contro la durezza di una realtà che non concede sconti.
Recensione: Il cinema tossico per eccellenza. Raramente un film mi ha creato così tanto disagio e tristezza. Sarà perchè lo vidi anni fa e senza essere preparato minimamente a cosa andavo in contro, non so… fatto sta che ci sono scene talmente squallide e deprimenti che entrano semplicemente dentro. Il finale scontato e nichilista è il colpo di grazia.
La regia è fantastica, come anche la recitazione. Gli attori riescono ad impersonare la discesa nel degrado in modo unico.
Un film che ti cambia e smuove dentro, inutile perdersi in ulteriori chiacchiere, se non lo avete mai visto, ed è molto strano, preparatevi per bene prima psicologicamente.
Nota di merito per la colonna sonora, forse una delle più azzeccate di sempre, a mio parere.