Titolo: Riki-Oh – The Story of Ricky
Anno: 1991
Regia: Lam Ngai Kai
Paese: Hong Kong
Trama: In un futuro imprecisato le prigioni sono state privatizzate. Dentro il carcere quattro criminali, grandissimi esperti nelle arti marziali, hanno instaurato un vero e proprio clima di terrore e con il placet del direttore hanno sterminato parte dei detenuti più mansueti. Però la situazione cambia con l’arrivo nella prigione di Riki Oh, un ragazzo ventunenne condannato a 10 anni per aver assassinato un boss della droga, il quale gli aveva ucciso la fidanzata.
Recensione: Non so da dove cominciare con questo film… è uno di quei film volutamente demenziali e trash che riescono ad intrattenerti benissimo. I generi mischiati in questo calderone splatteroso sono molteplici, ma senza soffermarci troppo direi che ci troviamo in una bizzarra (a dir poco) trasposizione cinematografica di un manga violentissimo sulle arti marziali. Si potrebbe definire il Bad Taste cinese, con tanto di battaglia con boss finale esageratissimo.
Le parti più memorabili sono sicuramente i combattimenti, Riki-oh si ritroverà a dover affrontare tutti i prigionieri più forti. Non ha ovviamente una gran trama, ma non deve averla, ha già tutto quello che gli serve per essere ritenuto un film cult.
Un piccolo spoiler devo farlo per farvi rendere l’idea di quanta epicità ci sia: durante un combattimento il nostro Ricky si riannoda i tendini spezzati a mani nude e il suo avversario intanto cerca di strangolarlo con le sue budella… non aggiungo altro.
Vi divertirete troppo a guardarlo con gli amici, ogni briciolo di serietà verrà annientata dal trash con scene che vi rimarranno nella testa per sempre.
In definitiva il Chuck Norris cinese che distrugge tutto,merita la visione senza ombra di dubbio.
Recensione approfondita di ShivaProduzioni: