Titolo: Spring Breakers – Una vacanza da sballo
Anno: 2013
Regia: Harmony Korine
Paese: USA
Trama: Quattro studentesse sexy pensano di trovare i soldi per le loro vacanze di primavera rapinando un fast food. Ma questo è solo l’inizio. In una notte di pazzie, vengono arrestate a un posto di blocco per detenzione di droga. Ubriache e con addosso solo il bikini, le ragazze sono portate dal giudice, ma vengono rilasciate grazie alla cauzione pagata da Alien, un criminale del posto dal cuore tenero che le prende sotto la sua protezione e fa vivere loro una indimenticabile vacanza di primavera.
Recensione: Il degrado della nostra generazione mostrato a colpi di dubstep, tette e droga.
Mi aspettavo un film più forte dal punto di vista della violenza sia psicologica che fisica, innegabile comunque che sia un buon film dalla tematica analizzata in modo molto realistico e una regia/fotografia davvero curata.
A primo impatto fa storcere il naso vedere tra le protagoniste due ragazze uscite direttamente da Disney Channel, anche se ragionandoci il regista vuole soltanto sputtanare la loro falsità.
Per esempio, molto più attuale di altri nomi, Miley Cyrus.
Miley che fine ha fatto dopo la carriera iniziata da ragazzina?…
Una critica fortissima verso la società e non solo, una visione accurata dei ragazzi dentro questa fase di ribellione e tutte le vicende che certe scelte irresponsabili comportano.
Molte scene validissime sono presenti nel film, se vi sembra scarso all’inizio vi assicuro che nella seconda parte il ritmo aumenta e merita senza dubbio di essere visto fino alla fine.
Recensione approfondita di ShivaProduzioni:
Film guardato in tre parti, tra la prima è la seconda, nella mia densa solitudine risentivo la voce di Alien, “spring break, spring break always and forever”… La sua bella voce che ti si accovaccia nella memoria, ti scalda la gola, ti rilassa come una boccata di Mary One. Un film che ricorderdero’ per le sensazioni più che per la storia, che non soddisfa, come l’effimero, come l’inconcludenza, ma un film con dettagli così potenti da sbiancare la trama. Un film che ti carica di aspettative analitiche che non arrivano come un dipinto d’arte contemporanea, come una frase che non si conclude. La mora, le bionde. La parte sulla religione che anche +Shiva non raccoglie, i denti di Alien e le telefonate agli adulti invisibili. Un film che mi ha sedotta e abbandonata, come appena sveglia e tu non sei qui con me. Spring Break bitches. The World is a vampire.