Titolo: Otesànek – Little Otik
Anno: 2000
Regia: Jan Švankmajer
Paese: Repubblica Ceca, Gran Bretagna, Giappone
Trama: Bozena e Karel sono sposati ma entrambi scoprono di essere sterili e perciò di non poter avere figli; la moglie è disperata e non riesce a rassegnarsi così il marito, durante un soggiorno in campagna, le realizza un neonato di legno. Questa sua idea si rivela però fuori luogo, in quanto Bozena si affeziona talmente tanto al regalo da iniziare a crederlo davvero suo figlio, dandogli il nome di Otik. Karel è costretto ad assecondare la follia della moglie ed insieme fanno credere a conoscenti e vicini di casa di aspettare un bambino. Dopo nove mesi di finzione, con tanto di pancione finto, accade l’incredibile: Otik prende vita, per la gioia di Bozena e per lo stupore di Karel.
Recensione: Otesànek è ispirato ad una fiaba ceca ottocentesca scritta da Karel Jaromír Erben, che è diventata il mio personale incubo.
Il film è realizzato in parte con la tecnica dello stop-motion, che rendono quel piccolo aborto di legno ancora più grottesco e disturbante. Fa davvero ribrezzo a tratti.
Comunque, il film è bello, di certo originale per noi, non so se ai bambini cecoslovacchi raccontino davvero queste fiabe inquietanti. Una delle cose peggiori di tutto il film è la bambina, santo cielo, se la batte con il ragazzino di Babadook per quanto è fastidiosa. Perché mai una bambina si dovrebbe fare i cazzi (quasi letteralmente in effetti) di tutto il vicinato?
L’attrice che interpreta Bozena è fantastica, non interpreta semplicemente la pazzia, ma l’ossessione di un amore materno malato, sembra quasi una critica alle madri troppo protettive (strano che non sia di un italiano).
Consigliato, ma se state cercando un film normale non è per voi.
bello e originale come trama, mi è piaciuto molto