Titolo: Sinister
Anno: 2012
Regia: Scott Derrickson
Paese: USA
Trama: Ellison Oswalt, uno scrittore di storie vere di cronaca nera, divenuto celebre dieci anni prima con il libro Kentucky Blood ma ormai scivolato nell’anonimato, alla ricerca di un nuovo successo si trasferisce a King County, Pennsylvania, con la moglie Tracy e i figli Trevor e Ashley, a loro insaputa proprio nella casa dove solo un anno prima è avvenuto il terribile fatto di sangue di cui vorrebbe scrivere: la morte per impiccagione di quattro membri della famiglia Stevenson e la scomparsa della figlia più piccola, Stephanie.
Recensione: Sinister lo conoscono tutti, è diventato in breve tempo uno degli horror più conosciuti degli ultimi anni e per un motivo. In effetti il tentativo del regista è stato quello di mescolare ad un horror classico, e abbastanza stereotipato, una cornice data da una fotografia e sceneggiatura molto curata. Nonostante questo fallisce per la maggior parte del tempo nel tentativo di spaventare lo spettatore.
Non che sia un problema, ma non parliamo di un film indipendente o comunque un film non mainstream, qui si parla di una grossa produzione fatta su misura per le masse, e si sa che le masse vanno al cinema a guardare horror per spaventarsi e gridare ad ogni singola scena.
Qui c’è il classico esempio di costruzione eccellente dell’atmosfera tutto fumo e niente arrosto. Pessima scelta visto che quando prova a spaventare sul serio, essendo andato troppo per le lugnhe, risulta banale e scontato.
C’è comunque da dire che, rispetto alla concorrenza del grande schermo, questo film risulta essere davvero tra i migliori, bisogna ammetterlo.