Titolo: Alena
Anno: 2015
Regia: Daniel Di Grado
Paese: Svezia
Trama: La vita di Alena è tutt’altro che facile. Dal minuto in cui arriva nella sua nuova scuola, Filippa e alcune delle altre ragazze si divertono a prenderla di mira incessantemente. Josefin, la sua migliore amica, non sopporta di vederla soffrire e si prepara a prendere misure drastiche, nonostante sia morta da oltre un anno.
Recensione: Di film sul bullismo ne abbiamo visti a bizzeffe, ma aspettavo da tempo qualcosa totalmente al femminile, sapendo quanto maligne possiamo essere.
Alena è una ragazza con gravi problemi psicologici che viene trasferita in una nuova scuola femminile, gli unici maschi che vedremo mai sono il coach della scuola e delle comparse nelle scene finali del film. Le ragazze più popolari della scuola la prendono subito in antipatia, non si sa il motivo, è odio ingiustificato, dalla prima all’ultima scena. L’unica ragazza con cui riesce a legare è Josefine, da quel momento in poi Filippa, la bulla, farà di tutto per rovinare la vita ad Alena.
È un film particolare, pur essendo piatto per una buona parte riesce a tenere lo spettatore incollato allo schermo perché si sa che qualcosa dovrà accadere. I film sul bullismo possono avere pochi finali, tutti assolutamente negativi, o il protagonista preso di mira diventa uno spree killer, o finisce molto male. In questo caso Alena verrà accusata di voler fare un massacro dalla bulla stessa, ma purtroppo (purtroppo perché riesce a creare un empatia incredibile, alla fine vuoi morto chiunque l’abbia mai insultata) sono accuse infondate.
Sinceramente non riesco a trovare nulla di negativo da dire su questo film, ha un andamento perfetto, la recitazione è impeccabile, ma le cose che spiccano su tutto sono le location, quelle esterne sono bellissime, piccoli boschetti svedesi e quelle interne sono perfette, le luci sembrano seguire l’umore della protagonista.
Ha veramente pochi elementi horror, aspettatevi un dramma con qualche schizzo di sangue. Alcune scene vi ricorderanno sicuramente Carrie, la decisione di ambientare le scene più forti del film in una doccia e subito dopo una festa sembra un affettuoso omaggio alla storia di Stephen King.
Non conoscendo la graphic novel da cui è tratto non saprei dire se è fedele o no, ma a questo punto non mi interesserebbe neanche, sicuramente si è guadagnato un posto tra i miei film preferiti.
❤️❤️❤️
riesco a vedere tutti i vostri film tranne che questo,lo potete ripristinare perchè al minuto 2 si blocca in continuazione
Anche a me si blocca D:
quanto ho amato questo film
Filmetto carino senza infamia né lode. Finale telefonatissimo.