Alleluia – Scheda Film


Titolo: Alléluia

Anno: 2014

Regia: Fabrice Du Welz

Paese: Francia, Belgio


Trama: Sopraffatta da un marito amorevole ma geloso, Gloria è fuggita con la figlia per ricrearsi una nuova vita lontano dal mondo e dagli uomini. Su consiglio dell’amica Madeleine, Gloria decide un giorno di incontrare Michel, un uomo conosciuto tramite un sito di incontro. Ben presto però realizza che questi altri non è che un gigolò esperto in piccole truffe alle vedove, dando inziio a un rapporto tanto potente quanto sordido.



Recensione:Liberamente ispirato alle vicende dei Lonely Hearts Killers, una coppia di truffatori e assassini che si approfittavano dell’ospitalità di vedove sole per estorcere denaro. La cosa meravigliosa di questo film è che riesce a portare sullo schermo le personalità disturbate dei nostri protagonisti, romanzando ben poco la gelosia ossessiva della donna. C’è qualcosa di incredibilmente malato in una donna che accetta di vedere il proprio uomo scoparsi qualsiasi vecchia e fingere di amarla.

Ogni scena sembra fatta apposta per disturbare lo spettatore, ogni minima inquadratura è studiata per creare un senso di disagio incredibile, fanno sprofondare lentamente nella follia di Gloria. Lei soprattutto è una personalità molto disturbata, ossessiva, gelosa ed abituata a stare attorno ai cadaveri, un connubio parecchio pericoloso. I momenti di vera violenza sono pochi, ma fanno molto effetto, una delle scene migliori di tutto il film è lo smembramento del cadavere della loro prima vittima, molto breve, ma veramente stupendo. Michel tra i due è l’anello debole, promette ogni volta di non avere rapporti con le vittime delle loro truffe, ma non riesce mai, viene beccato ogni volta e rimane con le mani in mano (e il cazzo all’aria) mentre Gloria le uccide, troppo scioccato per fare qualsiasi cosa.

Il film è diviso in tre parti, una per ogni vittima, l’ultima è la più lunga e più intensa perché le cose cambiano, c’è una piccola visione di come potrebbe essere la vita di Michel senza Gloria, una vita felice ed appagante, ma lui ormai soggiogato dalla donna è costretto a rovinare tutto, a fare a pezzetti con le sue mani la vita che avrebbe potuto vivere.

È un film strano, sembra low budget, ma gli effetti sono davvero realistici, incredibilmente belli. Fabrice du Weltz ci regala il cinema d’autore estremo più puro che possiate trovare. È il secondo film della trilogia delle Ardenne, ma se non avete visto il primo, Calvaire, non preoccupatevi, non sono collegati tra loro.

Pubblicato da Annie

Amante dell'arte, della letteratura e del cinema. Adoro tutti sottogeneri dell'horror, con una spiccata preferenza per i più violenti ed eccessivi, ma difficilmente ne vengo turbata. Sfrutto Jeff quotidianamente per procurarmi la mia dose di horror e lo costringo a vedere cose che darebbero fastidio a qualsiasi essere umano normale. Insofferente a qualsiasi influenza, ho una mia opinione e non ho paura di mostrarla.

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