Import Export – Scheda Film


Titolo: Import/Export

Anno: 2007

Regia: Ulrich Seidl

Paese: Germania, Austria, Ucraina, Russia


Trama: Il film racconta la storia di due vite che si incontrano/scontrano, proprio come il titolo. Uno che esce e uno che entra. Dall’Ucraina parte Olga, giovane infermiera che si trasferisce in Austria in cerca di una vita migliore. Dall’Austria invece parte Paul, agente di sicurezza che dopo il licenziamento vola verso l’Ucraina.



Recensione:


Una misantropia incurabile nel ritrarre la malvagità e la bruttezza dell’umanità intera.

 

Diciamo subito che questo film serve per chi vuol sentirsi male. Il regista, di cui purtroppo ho visto molto poco, ma sentito tanto, ha la fama di portare sullo schermo situazioni al limite del degrado e destabilizzare in questo modo lo spettatore per una durata eccessiva di minuti. Sia chiaro, non è assolutamente per tutti e non deve esserlo, sono due ore e mezza di disagio, situazioni deprimenti, prive di qualsiasi tipo di ottimismo.

Due sono le storie che scorrono in parallelo, quella della classica giovane madre senza un soldo che pur di crearsi un qualche tipo di futuro rischia il tutto per tutto andandosene di casa, e un ragazzo che ha esattamente lo stesso destino, soltanto che una casa non ce l’ha e segue persone poco raccomandabili nel modo più scontato possibile.
Inevitabilmente finiscono per non sfuggirne.

Gli attori sono messi a nudo, anche letteralmente, privi di qualsiasi tipo di sentimento, con il solo scopo di sopravvivere e ritagliarsi un posto nel fondo della società. Per farcela servono i soldi, per far soldi bisogna non avere regole ed essere disposti a tutto. Seguiamo passo per passo il declino che ormai non ha più fine, quando pensiamo di aver visto ormai tutto, ecco che spunta l’ennesimo macigno al cuore.

In definitiva vi sembrerà di assistere ad un documentario che ricorda la freddezza di Haneke, la malinconia di Von Trier e quel cinema drammatico tipico dei paesi dell’Europa orientale, come ad esempio Lilja 4 Ever. Insomma, una botta di vitalità che fa bene allo spirito.

In tutti questi anni non sono sicuro che la mia cultura cinematografica sia cresciuta, ma una cosa l’ho imparata, ovvero che non c’è limite al peggio…

Pubblicato da Jeff

Creatore del sito, amante del genere horror da numerosi anni, considero il genere molto più esteso rispetto a fantasmi e budella, come potrete notare nei film che posto. Guardo di tutto ma amo in particolar modo il cinema indipendente ed underground. Ho un feticismo estremo per il trash, soprattutto per quello giapponese.

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