Titolo: Bag Boy Lover Boy
Anno: 2014
Regia: Andres Torres
Paese: USA
Trama: Albert lavora come venditore di hot-dog in un quartiere di New York. Un giorno incontra il fotografo Ivan, che resta affascinato dal suo atteggiamento poco sveglio e lo invita a lavorare nel suo studio, dove scatta foto a sfondo sessuale e fetish. Quando Ivan lascia la città per andare ad un evento fotografico a Milano, Albert approfitta del suo studio per promettere a delle ragazze dei servizi fotografici a pagamento e, cercando di emulare il suo maestro, condurle ad un triste destino.
Recensione: Partiamo dal presupposto che all’apparenza può sembrare una di quelle pellicole estreme da due soldi, ma questo film è molto più di questo. Sorprende sotto ogni punto di vista, seppur sia chiaramente una piccola produzione indipendente e dunque si parta senza avere grosse aspettative. Analizziamolo nel dettaglio.
Il protagonista è un venditore di hot dog con degli evidenti problemi mentali che viene attratto dalla proposta di diventare fotografo, o meglio lavorare con un vero fotografo per posare come caso umano per la gioia di chi apprezza certi bizzarri fetish.
Ora, per scegliere a chi far interpretare un ruolo del genere hai due possibilità, o scegli un attore bravissimo perfettamente calato nel personaggio, oppure ne scegli uno con dei deficit già evidenti. Ho paura che la scelta sia stata la seconda, ma in entrambi i casi penso che l’attore sia perfetto nei panni di questo squilibrato emarginato, dunque non mi va di andare ad indagare troppo su imdb. A quanto pare non è soddisfatto all’idea di fare molti più soldi di quanti ne faccia con il lavoro più triste del mondo, ma vuole anche essere lui stesso diventare fotografo professionista ed essere dunque addestrato. La situazione degenera quando, cercando di emulare il suo maestro, finirà con l’uccidere varie persone in modi abbastanza tragicomici.
Spaziamo da un genere all’altro, con una storia che affascina sin dal primo istante, che non scade mai nel ridicolo o nella violenza esagerata, cosa abbastanza difficile se pensiamo che necrofilia e cannibalismo sono inseriti in un contesto di disagio onnipresente. Lo consiglio tantissimo, piccolo cult originale che resterà nell’anonimato cinematografico ingiustamente.
Bella commedia horror