Blair Witch – Scheda Film


Titolo: Blair Witch

Anno: 2016

Regia: Adam Wingard

Paese: USA


Trama: Un gruppo di studenti universitari si avventura nella foresta di Black Hills, nel Maryland, per cercare di svelare il mistero legato alla sparizione della sorella di James Donahue, Heather, avvenuta 17 anni prima e che in molti pensano sia collegata alla leggenda della Strega di Blair. Il gruppo è inizialmente ottimista, soprattutto quando alcuni abitanti del posto si offrono di guidarli nella foresta. Nel corso di una notte infinita, però, i ragazzi iniziano a sentire intorno a loro una presenza sinistra e lentamente si rendono conto che la leggenda è molto più reale e inquietante di quanto potessero immaginare.



Recensione: La cosa peggiore che può succedere guardando un film è che ti lasci completamente indifferente, addirittura che ti dimentichi di averlo visto. Ebbene con Blair Witch è successo questo, oltre a non avermi inquietato, e credo fosse quello l’intento, addirittura mi sono completamente dimenticata della sua esistenza.
Inizio dicendo che le ambientazioni sono veramente carine, anche se la casa del finale sembra un po’ una casa dell’orrore americana, ma comunque molto molto bella. Sinceramente non so qual è il vero problema, forse perché troppo somigliante a The Blair Witch Project, anzi, è quasi identico. In fondo nel film succede poco e niente, la strega si vede un pochino, verso la fine, non sembra neanche una strega, ma meglio di niente, anche se la trattano come se fosse Medusa o come un basilisco.
Forse il vero problema del film è che non c’era un motivo abbastanza valido per ritornare in quel bosco, si, va bene, il protagonista vuole ritrovare la propria sorella, la protagonista del primo, ma è stupido tornare sulla “scena del delitto” più di dieci anni dopo, aspettandosi di ritrovarla viva, non ho potuto fare a meno di pensarci per tutto il film.
La forza di Blair Witch Project è la novità che ha portato nel cinema, con un film “low budget” che funzionava, che ha fatto paura ad una generazione intera, perché lo spettatore non vuole sapere cosa è successo, non vuole sapere perché i protagonisti girano in tondo in quella foresta, perché il tempo sia distorto, vuole solo che finisca quell’angoscia. Proprio questo manca nel sequel, l’ansia e l’inquietudine che caratterizza il primo.
Vi consiglio di vederlo comunque, in fondo è il sequel di un pezzo di storia del cinema horror, ma non aspettatevi nulla, è un film mediocre, anche se secondo me lo avrei apprezzato molto di più se lo avessi visto al cinema.

Pubblicato da Annie

Amante dell'arte, della letteratura e del cinema. Adoro tutti sottogeneri dell'horror, con una spiccata preferenza per i più violenti ed eccessivi, ma difficilmente ne vengo turbata. Sfrutto Jeff quotidianamente per procurarmi la mia dose di horror e lo costringo a vedere cose che darebbero fastidio a qualsiasi essere umano normale. Insofferente a qualsiasi influenza, ho una mia opinione e non ho paura di mostrarla.

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