Titolo: Il Centenario che Saltò dalla Finestra e Scomparve
Anno: 2013
Regia: Felix Herngren
Paese: Svezia
Trama: Allan Karlsson compie cento anni e la casa di riposo in cui vive ha intenzione di onorare il compleanno con una grande festa. Allan, però, è di tutt’altro avviso e, decidendo che non è mai troppo tardi per ricominciare, fugge via dall’istituto e si dirige verso la stazione degli autobus, luogo dal quale può partire alla ricerca del suo passato.
Recensione:Un secolo di vita straordinaria raccontata tramite piccoli flashback, in cui lo stesso protagonista sembra spettatore di quello che gli succede, trovandosi sempre nel posto giusto (o sbagliato, in base ai punti di vista).
Tra questi piccoli ricordi c’è una storia veramente poco verosimile, molto probabilmente l’ultima avventura del centenario, che dopo un secolo di vita decide di non voler più rimanere chiuso in una casa di riposo e viaggia senza una vera meta, facendosi anche dei nemici per colpa di un naziskin particolarmente maleducato che gli lascia in custodia una valigia piena di banconote di grosso taglio. Per paura di perdere il suo autobus si porta dietro quella valigia, arrivando in un paese in cui c’è solo un abitante, un anziano molto gentile, che lo aiuterà uccidendo quel naziskin. Se non è amicizia questa…
Devo dire che la cura per i colori mi ha colpito moltissimo, sono sempre così chiari, ma accesi, sembrano allegri anche mentre i due anziani portano via il cadavere e la scelta della frase finale del film (che non voglio spoilerare) mi è piaciuta moltissimo, che sembra quasi collegare l’intero film e dare un senso a tutti quei flashback.
Vi consiglio assolutamente di vederlo, forse a tratti potrebbe anche annoiarvi, ma ne vale assolutamente la pena.